C’è qualcuno che sta mettendo in discussione il celebre detto attribuito a Confucio – filosofo cinese vissuto tra il VI e il V secolo prima di Cristo – secondo il quale ‘se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco’.
IlSole24Ore, infatti, presenta una serie di podcast didattici dal titolo ‘Ascoltando s’impara’. Si tratta di dieci serie di podcast che trattano diverse discipline e gradi scolastici, già disponibili in anteprima sulle principali piattaforme audio.
Il progetto è realizzato da Sanoma Italia, leader europeo nel settore dell’editoria scolastica, in collaborazione con Chora Media, la podcast company italiana e – sottolinea il quotidiano milanese – è un progetto strutturato che per la prima volta propone i podcast nel percorso didattico presente nei libri di testo.
Come dicevamo, Ascoltando s’impara si compone di 10 serie di podcast suddivise nelle tre aree disciplinari – umanistica, scientifica e lingue moderne – e adatte alle diverse fasce d’età: nell’area scientifica, ad esempio, il podcast “Voci della matematica” propone sette ritratti di grandi figure che hanno fatto la storia della matematica, mentre le dieci puntate della serie “Scienza e sostenibilità” permettono di comprendere a fondo i temi della sostenibilità.
Nell’area umanistica, “Tre indizi per un’opera” conduce gli studenti attraverso i segreti di grandi opere letterarie, da Boccaccio a Pirandello, mentre “Tre indizi per una musica ”svela i misteri di compositori come Bach, Beethoven e Mozart.
Per la scuola primaria, nel podcast “Chi mangia cosa?” sarà possibile ascoltare interviste impossibili a dinosauri, antichi egizi, piante, stelle.
L’operazione di Sanoma e Chora Media si inserisce in un contesto socioculturale che fa registrare un clamoroso successo dei podcast un po’ dappertutto. In Italia – secondo le stime dell’Agenzia Italia – quindici milioni di italiani li ascoltano quotidianamente. La maggioranza ha tra i 25 e i 34 anni di età. Il motivo di tale successo – spiega l’AGI – è legato alla facilità di accesso: il podcast permette di essere multitasking, si può ascoltare in casa mentre si fa qualcos’altro, sui mezzi pubblici, in bici o in macchina.
Il pensiero di Confucio ha dunque bisogno di un aggiornamento? Se ascolto non dimentico ma imparo? Certo, il filosofo cinese aveva le sue ragioni per affermare con nettezza che l’ascolto passivo è niente rispetto al coinvolgimento attivo. La sua affermazione intendeva sottolineare l’importanza della pratica nell’apprendimento, per il raggiungimento di un livello superiore di conoscenza.
Tuttavia, anche la saggezza ultramillenaria di Confucio deve ‘arrendersi’ di fronte ai tempi che cambiano: oggi è indispensabile superare un modello di didattica tradizionale – afferma la direttrice editoriale di Chora Media – a favore di una proposta alternativa, fatta di nuovi media, nuove metodologie e nuovi linguaggi. Insomma, strumenti più contemporanei e coerenti con il mondo in cui vivono i nostri alunni. E i podcast si stanno dimostrando strumenti con potenzialità enormi per trovare ascolto presso le nuove generazioni.
Tra Confucio e i podcast finisce quindi in parità: accettiamo il fatto che ‘Ascoltando s’impara’, ma a condizione che dopo avere ascoltato si approfondisca con una didattica attiva, partecipativa, di tipo laboratoriale.
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