Home Archivio storico 1998-2013 Ordinamento Se deliberata, l’ora di ricevimento antimeridiana è un obbligo della funzione docente

Se deliberata, l’ora di ricevimento antimeridiana è un obbligo della funzione docente

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Molto spesso capita sentire docenti parlare di contratto di lavoro e della sua interpretazione più o meno autentica. Ad alcuni docenti non è molto chiaro, per esempio, dove collocare l’ora antimeridiana di ricevimento delle famiglie, che solitamente il consiglio d’Istituto stabilisce venga effettuata una volta al mese, in una determinata settimana tra le quattro disponibili ogni mese.
A tale proposito è utile chiarire che, questa ora di ricevimento antimeridiana, è obbligatoria, se è stata deliberata e quindi decisa dal consiglio d’Istituto sentito il parere del collegio dei docenti, ed è altrettanto utile ricordare che essa rientra tra le funzioni del docente.
Quindi l’ora di ricevimento antimeridiana, non deve essere computata all’interno delle 40 ore previste per la partecipazione alle riunioni del collegio dei docenti, ivi compresa l’attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull’andamento delle attività educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, fino a 40 ore annue. Si comprende bene che all’interno delle 40 ore sono comprese le ore dei colloqui previsti di norma per comunicare l’andamento didattico disciplinare nel corso dell’anno scolastico, ma non quelle eventualmente decise, secondo il dettato del comma 4 art. 29 del CCNL 2006-2009, dal consiglio di istituto. L’art. 29 del contratto della scuola, al comma 2, elenca con particolare precisione quali sono le funzioni del docente:
a) alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni;
b) alla correzione degli elaborati;
c) ai rapporti individuali con le famiglie
Come si vede il terzo punto, rientra nell’obbligo della funzione docente, che esula dalla limitazione posta dal comma 3 delle 40 ore. Infatti nel comma 3, si limita l’informazione scuola-famiglia all’interno delle 40 ore, soltanto per la comunicazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali per quanto riguarda le scuole secondarie, mentre per le scuole primarie, rientrano nelle 40 ore, le comunicazioni alle famiglie sull’andamento delle attività educative. Ma per assicurare un rapporto efficace con le famiglie e gli studenti, interviene il comma 4 dell’art. 29, che tenendo conto delle diverse modalità organizzative del servizio, assegna al consiglio d’istituto sulla base delle proposte del collegio dei docenti la possibilità di definire le modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti, assicurando la concreta accessibilità al servizio, pur compatibilmente con le esigenze di funzionamento dell’istituto e prevedendo idonei strumenti di comunicazione tra istituto e famiglie. Questo ultimo comma, dispiace dirlo, ma così è, esula dal tetto massimo delle 40 ore previste nel punto a) del comma 2, ma rientra negli obblighi previsti dalla funzione docente e quindi non è assolutamente quantificabile in un dato numero di ore. Per cui gli incontri scuola-famiglia previsti in orario antimeridiano, sono un obbligo di servizio che deve essere sempre garantito, allo stesso modo degli scrutini di fine quadrimestre.