Gentile redazione di Tecnica della Scuola,
Sono un giovane docente di 29 anni, di cui 4 di servizio. Dopo mesi di studio incessante, ho svolto nel mese di Ottobre la mia prova per il concorso straordinario. Da quando la procedura è in programma (ricordo che originariamente la prova era prevista per il mese di Agosto), però, vedo un atteggiamento da parte dei colleghi più anziani, che a me e a molti coetanei concorsisti, non piace affatto.
Utilizzando ogni tipo di pretesto per andare contro alla Ministra Azzolina, questi signori infatti hanno prima fatto posticipare la prova concorsuale, facendo cambiare la sua struttura: si è infatti passati dalla prova a “crocette” alle 6 domande aperte.
Non contenti, stanno quindi sfruttando l’emergenza sanitaria per far saltare l’intera procedura, avendo come scopo quello di rimandare il concorso all’infinito ed ottenere – con un cambio di governo – una squalificante “sanatoria” per “titoli e servizio”, che taglierebbe le gambe ai giovani con 3/4 anni di servizio e regalerebbe il ruolo a tempo indeterminato a docenti che in 10 anni ed oltre non hanno mai superato una selezione (ricordo il Concorso 2012, i Tfa 2012 e 2014, ed i seguenti Concorsi 2016 e 2018).
Oltre a contravvenire alla Costituzione (art. 97), che impone il concorso per i pubblici impieghi, questi signori stanno danneggiando chi ha speso tempo e fatica preparando la prova, come il sottoscritto.
Ritenendo inaccettabile che ci sia il rischio di non vedere riconosciuto il nostro impegno, io e molti miei colleghi abbiamo già dato mandato ad un noto studio legale per tutelarci ed effettuare un “Ricorso d’urgenza ex 700 c.p.c.” contro qualsiasi atto finalizzato ad ostacolare il nostro concorso.
Massimo Rosselli
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