Se il libro di testo è troppo caro l’ultima frontiera è il prestito
Quando i libri di testo costano troppo per le possibilità economiche di una famiglia vi sono più opportunità per affrontare il problema: ricorrere all’usato, al prestito o, se esiste, alla versione digitale. Nessuno sinora, almeno in Italia, aveva pensata all’affitto per alcuni mesi.
Quest’ultima modalità di reperimento dei libri sembra che stia però prendendo sempre più piede tra la popolazione studentesca degli Stati Uniti, in particolare negli ambienti universitari dove è frequente che un testo costi più di cento dollari. L’idea è stata lanciata due anni fa dalla Chegg.com e sembra che sia diventata concorrenziale rispetto a tutte le altre.
“La soluzione dell’affitto semestrale – scrive il Washington Post – è ancora più a buon mercato che non l’e-book ed ha permesso alla Chegg.com di piazzare oltre 2 milioni di libri in circa 6.400 istituti”.
La formula dei libri in prestito gode anche i favori degli ambientalisti: attraverso una fine strategia di marketing solidale, i promotori del modello innovativo hanno previsto di piantare un albero per ogni testo affittato. Oltre che un dollaro a qualunque studente convinca un amico a provare il servizio. L’iniziativa ha riscosso un successo tale da spingere le grandi librerie – presenti normalmente in tutti i principali college – a cambiare strategie collaudate. La Barnes&Noble, ad esempio, ha avviato un proprio programma di affitti in tre istituti, con l’idea di ampliarlo ad un’altra ventina: dei 4 mila titoli in catalogo circa 50 – i più popolari ed utilizzati – sono disponibili in affitto al 42,5% del prezzo di copertina. Ed in periodi di recessione come quello che si sta vivendo spendere meno della metà per un libro ha tutta l’impressione di diventare un incentivo vincente. Oltre che uno stimolo a sostenere gli esami corrispondenti in meno di sei mesi.