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Se il preside è bravo, i ragazzi rendono: Management educativo alla prova

Che succede in una scuola dove, complice i problemi dettati dal covid, c’è un dirigente che  non riesce a organizzare modelli adeguati per affrontare l’emergenza? A proporre una dimensione didattica e gestionale della scuola, sollevando magarti criticità fra docenti, alunni e famiglie? 

A dirimere queste problematiche, e non solo, tentando soluzioni adeguate, l’indagine curata dal prof. Tommaso Agasisti, che ha pubblicato per GueriniNext, “Management educativo alla prova. Lezioni dai dirigenti Scolastici durante l’emergenza Covid19”. 

Che è saggio nel quale, dopo una chiara disamina delle competenze manageriali del preside, si entra nella pratica diretta, nella prassi quotidiana, raccontata da 10 dirigenti all’interno delle proprie scuole, da cui appunto il sottotitolo titolo: Lezioni dai dirigenti, che dà anche l’idea del possibile contributo al miglioramento delle modalità di gestione delle autonomie scolastiche in epoca di pandemia e dunque di una mai immaginata rivoluzione culturale delle modalità di insegnamento. Dunque, esperienze da valorizzare per garantire efficienza al sistema scolastico.

In altri termini si spiega come hanno fronteggiato questi Ds lo shock di questi mesi, proponendo diversi modelli per superare strategicamente la crisi delle scuole. Cosa è realmente accaduto durante l’emergenza Covid-19. Quali sono le attività che un Dirigente Scolastico dovrebbe svolgere in tempi ordinari e come realmente hanno fatto fronte alla pandemia questi Dirigenti nelle realtà italiane prese in esame.

Da “Unus inter pareses”, infatti, il dirigente, con l’autonomia scolastica, ha assunto più potere discrezionale nell’organizzazione dell’Istituto, quello che appunto passa come management, ma con l’obiettivo di influire sui risultati degli studenti, i quali, dice il curatore, hanno dato punteggi importanti nei test Invalsi, grazie proprio a questa capacità che i presidi devono curare.

In pratica la qualità delle pratiche manageriali dei Ds si riflette sulla resa degli studenti e dunque anche sulla qualità dell’insegnamento.

Cosa sia il management è ampiamente spiegato nel libro, mentre i risultati mettono fanno rilevare che tale pratica ha anche valore in tema di gestione del personale che pi si riflette sui risultati degli studenti e in modo particolare  con coloro che provengono da famiglie socio-economicamente svantaggiate, perchè hanno più necessità di avvertire un ruolo forte della scuola.

E ciò, spiega Agasisti, è stato più visibile nei mesi di didattica a distanza, dimostrando più capacità ad affrontare la riprogrammazione dell’attività didattica, l’utilizzo consapevole della tecnologia, aiutando docenti e studenti più in difficoltà, ecc.

Fare esperienza delle buone pratiche adottate nelle 10 scuole esaminate, significa investire sul futuro degli studenti  e mettere i Ds nelle condizioni di agire sull’organizzazione della scuola e di garantire il successo educativo.

Corollario a tutto questo, il ruolo sinergico dei collaboratori e la qualità dei docenti sono di fondamentale importanza. 

Pasquale Almirante

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