Sono stati pubblicati diversi articoli sugli errori relativi alle prove scritte del concorso ordinario, sulle prove orali non è stato scritto ancora nulla, io ho deciso di raccontare la mia esperienza.
C’era stato detto di realizzare un Progetto, ovvero un’Unità Didattica, comprensivo di prerequisti, obiettivi, metodologie, valutazioni e con riferimenti agli aspetti normativi, metodologici, pedagogici e didattici, come previsto dai Quadri di Riferimento della prova orale. Fin qui tutto bene, eppure al momento dell’esame la commissione, eludendo gli elementi sopracitati, ha voluto de facto la solita “lezione frontale”, anche se le metodologie didattiche indicate dal sottoscritto erano flipped classroom e cooperative learning.
Per completezza va detto che nel mio Progetto avevo inserito anche un’ora di lezione frontale, intesa però come semplice introduzione all’argomento del tipo “ragazzi il lavoro che dovete fare è questo:…”. La commissione mi aveva contestato il fatto che un’ora non fosse sufficiente per spiegare l’argomento, anche se, come detto, la metodologia era la flipped classroom con la quale, almeno inizialmente, gli studenti devono apprendere autonomamente….
Stendo poi un velo pietoso sugli aspetti normativi. Il giorno antecedente la prova orale avevo “perso” svariate ore a leggere le Linee Guida degli Istituti Professionali per compilare i Prerequisiti e gli Obiettivi. Sugli Obiettivi ero persino riuscito a collegare il Traguardo di Competenza alla Competenza in Uscita numero 1 dell’Istituto Professionale al quale faceva riferimento l’Unità Didattica. Se mi avessero chiesto di studiare l’argomento senza progettare un’Unità Didattica sarebbe stato per me molto più semplice, ma ho seguito i Quadri di Riferimento e le stesse indicazioni della traccia che mi era stata fornita il giorno prima dalla commissione.
Certo qualcuno potrebbe dire che esiste un’autonomia di giudizio, ma andrebbe anche detto che esistono, uso il presente indicativo, Quadri di Riferimento della prova orale ben specifici e se gli aspetti normativi, pedagogici e didattici dei progetti presentati durante l’orale non sono stati valutati di conseguenza la compilazione delle griglie, in particolar modo per quel che concerne l’Ambito 1, risulta un po’ “fantasiosa”.
Aggiungiamo pure due elementi: quello che avviene durante l’orale non è dimostrabile, inoltre, grazie alle aggregazioni territoriali, in caso di ricorso il Foro Competente sarebbe quello della città sede d’esame, bella fregatura per chi risiede in altre regioni, per intenderci gli avvocati vogliono pagate le trasferte. In altre parole se è possibile fare ricorso per le prove scritte, per le prove orali la questione è decisamente più complessa.
Aggiungerei un terzo elemento, il più grave: dopo questa esperienza risulta davvero difficile prepararsi per il concorso straordinario.
Lettera firmata
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