Un curioso cartello giallo è stato esposto in una scuola primaria lombarda. Si tratta di un messaggio delle docenti rivolto ai genitori, in occasione della consegna delle pagelle. Ecco cosa hanno scritto le maestre, secondo quanto riportano Il Giorno e TgCom24.
“Cari genitori, avete ricevuto le pagelle dei vostri figli. Ricordate che tra di loro potrebbe esserci un artista che non capisce la matematica, un matematico a cui non interessa la storia, una sportiva che non ama l’inglese… Se i giudizi non dovessero rispettare le vostre aspettative non fatene un dramma. I vostri figli faranno ugualmente grandi cose nella vita se avrete fiducia in loro. Hanno solo bisogno di essere capiti, spronati e incoraggiati”.
Una mamma ha commentato con entusiasmo: “Cercherò di mantenere questo spirito, quello che ricorda a tutti che anche il piccolo artista che non capisce la matematica, il piccolo matematico a cui non interessa la storia o la piccola sportiva che non ama l’inglese hanno tutti un potenziale e un valore da esprimere. Consapevole della fortuna che ho avuto nell’incontrarvi, voglio perciò dirvi un grandissimo grazie per le vostre bellissime parole e il loro significato, così edificante: ognuno, fin da piccolo, deve essere valorizzato per quello che è e trovare l’ambiente sereno che lo aiuti ad esprimere le sue capacità”.
Ecco la replica della dirigente scolastica: “L’idea nasce per placare l’ansia e la frase trovata sul web ci è piaciuta: bisogna capire che non è il voto a fare la persona”.
L’ansia da prestazione sembra essere una costante per gli studenti italiani. Nel periodo del rientro dalle vacanze natalizie hanno fatto riflettere moltissimi commenti dei giovanissimi alunni in preda a vera e propria ansia da prestazione in vista delle prime interrogazioni e verifiche dell’anno. Ecco alcuni post su X:
“L’ansia per il rientro a scuola mi sta divorando viva 2 GIORNI”
“Mi sta salendo l’ansia per il rientro a scuola”
“Che bello non dover pensare al fatto che domani sarei dovuta tornare a scuola fino a qualche anno fa avevo davvero l’ansia in questi giorni per il rientro per fortuna è finito tutto”.
Il celebre portale portavoce della Generazione Z, Webboh, su Instagram ha spiegato un trend nato su TikTok che ironizza proprio sul fatto che molti vorrebbero scappare piuttosto che andare a scuola. Sotto al post moltissimi i commenti:
“Ciò fa pensare molto dato che dovremmo essere vogliosi di andare a scuola e invece non vediamo l’ora anche di un singolo giorno di vacanza. Non siamo noi che non abbiamo voglia di studiare ma è il sistema scolastico che ci porta all’esaurimento e alla stanchezza che di conseguenza ci fanno rendere poco e passare la voglia. Prima che qualcuno in alto lo capirà ne passerà di tempo”.
“Dai raga teniamo dura altri 5 mesi”
“Non ho fatto niente da quando sono iniziate le vacanze”.
“Mi sono scordato dei 14 libri da leggere, 140 esercizi di matematica, 46 temi, riscrivere la divina commedia in 46 lingue diverse”.
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