Oltre 2 miliardi investiti e oltre 90mila assunzioni, ma il Governo Renzi non ha fatto breccia nel cuore della scuola e ora tocca alla neo ministra Fedeli ricucire e in primis coi sindacati.
Se oggi pomeriggio è in programma un incontro al ministero sul tema della mobilità 2017-18, sembra proprio, come conferma anche Il Sole 24 Ore, che la ministra voglia risolvere la questione alla luce della sentenza della Corte Costituzionale diffusa lo scorso 21 dicembre, con la volontà di giungere ad un accordo per il contratto della mobilità.
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Si tratta di 200mila docenti, ma i sindacati premono perchè si consenta di chiedere la mobilità volontaria non solo su un ambito territoriale, ma anche direttamente sulla scuola, e perchè vengano ridotti i margini di discrezionalità della dirigenza.
La ministra ha spiegato ai sindacati che «rappresenta un preciso punto di riferimento» l’intesa del 30 novembre sul pubblico impiego, con cui il governo si impegna rivedere gli ambiti di competenza della legge e della contrattazione, privilegiando la fonte contrattuale. Altri punti fermi sono stati definiti lo scorso 7 dicembre nell’incontro con i vertici del Miur nella speranza di giungere ad un articolato entro fine anno e firmare il nuovo contratto entro il 15 gennaio
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