Home Contratti Se si bloccano ancora i salari, pronti allo sciopero

Se si bloccano ancora i salari, pronti allo sciopero

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“Se dovesse essere riproposto un nuovo blocco dei salari e del contratto nazionale dei lavoratori pubblici sarà sciopero di tuti i comparti della conoscenza”. “In queste, ore oltre alle tante indiscrezioni che circolano a proposito dei provvedimenti sulla scuola che il Governo intende assumere alla fine di agosto, torna l’ipotesi di un nuovo blocco del rinnovo del contratto nazionale nei settori pubblici in perfetta continuità con gli esecutivi precedenti. Evidentemente per il Governo Renzi le condizioni di lavoro e il salario devono essere sacrificati per continuare a seguire le fallimentari politiche di austerità che hanno distrutto occupazione, precarizzato il lavoro e stanno impoverendo le persone”.

Secondo la Flc-Cgil, “se le ricette anche nei settori pubblici sono quelle del taglio ulteriore dei posti di lavoro, dei salari e dei diritti è necessario mettere in campo una forte mobilitazione. In realtà non s’intravede anche sulla scuola alcun disegno complessivo di innovazione, ma l’impressione è quella di scelte politiche che servono a piegare sempre più l’istruzione alle compatibilità economiche e a una finta meritocrazia penalizzando fortemente i precari. Valuteremo con attenzione i provvedimenti annunciati dal Governo, ma deve essere chiaro che ci attendiamo investimenti e soluzioni credibili rispetto alle tante criticità e sofferenze che quotidianamente le scuole devono affrontare”.

 “Il punto di partenza deve essere il rinnovo del contratto nazionale e il superamento del blocco della contrattazione decentrata in tutti i comparti pubblici. Il 29 agosto la Flc sosterrà le iniziative dei quota 96 e come abbiamo detto siamo pronti al confronto ma anche a un duro conflitto. Se la ministra Giannnini pensa di risolvere i problemi della scuola, università, ricerca e Afam nel chiuso delle stanze del Miur e con i soliti tecnocrati sbaglia, perché’ senza partecipazione e confronto non ci possono essere veri cambiamenti”.