Didattica

“Se si è imparato ad imparare si è fatti per imparare”: perché non sviluppare strategie metacognitive già dalla scuola primaria?

“La caratteristica peculiare dell’Università consiste nell’insegnare a studiare. La laurea è solo la prova che si sa studiare, che si sa acquisire formazione da se stessi e che ci si è trovati bene nei percorsi della ricerca scientifica… Se si è imparato ad imparare allora si è fatti per imparare”.

Questa celebre frase di Maria Montessori racchiude l’importanza di “imparare ad apprendere”, che secondo l’educatrice è compito degli studi universitari. Perché non sviluppare strategie metacognitive in questo senso già dalla scuola primaria? VAI AL CORSO

Strategie didattiche metacognitive per migliorare la comprensione del testo e il metodo di studio

Gli alunni hanno spesso difficoltà in compiti cognitivi e metacognitivi fondamentali, come la comprensione del testo e la capacità di utilizzare strategie efficaci per l’apprendimento dei contenuti di studio.

L’insegnante si trova quindi nella doppia necessità di 1) predisporre una didattica che tenga conto di queste difficoltà degli alunni; 2) insegnare loro strategie efficaci di approccio ai contenuti di apprendimento, qualcosa che possa servirgli per autoregolarsi nella vita e non solo durante il percorso scolastico.

Lavorare sugli aspetti metacognitivi è indispensabile per rafforzare le performance degli alunni, che le prove Invalsi hanno rilevato essere estremamente carenti, con un aggravarsi della situazione tra un grado di scuola e l’altro, con lievi criticità alla scuola primaria che alla fine della scuola secondaria di secondo grado diventano problematiche strutturali.

Esiti Invalsi prova di Italiano

In Italiano, infatti, sono il 52% gli studenti che terminano le scuole superiori con competenze almeno sufficienti (livello 3), a fronte di un 48% di ragazzi con competenze al di sotto della sufficienza nell’uso e nella comprensione della propria lingua. Un dato paradossale se confrontato con le elevate competenze in lingua inglese dimostrate dagli alunni. Insomma agli alunni italiani mediamente viene più semplice raggiungere buoni risultati in inglese che nella lingua madre.

Come mai? L’approccio didattico potrebbe essere alla base di tale difficoltà; ma anche il metodo di studio e le competenze metacognitive degli studenti giocano un ruolo di primo piano. Ecco perché bisogna agire su tutti questi fronti.

Il corso

Su questi argomenti il corso Imparare comprendere, imparare ad apprendere, in programma dal 6 dicembre, a cura di Giovanni Morello.

Attraverso informazioni, riferimenti ad evidenze scientifiche e proposte operative per la didattica di ogni giorno, il corso presenterà l’approccio metacognitivo come strumento particolarmente funzionale per lo sviluppo negli allievi della loro capacità di comprensione del testo e di individuazione e applicazione di efficaci strategie di apprendimento.

Le proposte della Tecnica della Scuola nell’ambito della formazione

Quali corsi? A chi sono rivolti?

La Tecnica della Scuola, che opera nel settore scolastico da oltre 70 anni al fianco di docenti e personale, dal 2012 è ente di formazione accreditato dal Ministero dell’Istruzione. La Casa Editrice propone un’ampia offerta formativa tra webinar dedicati ai docenti che vogliono aggiornarsi o approfondire specifiche tematiche, percorsi in e-learningcertificazionicorsi rivolti alle scuole e corsi di preparazione ai concorsi per aspiranti docenti e dirigenti.

Scopri l’offerta formativa della Tecnica della Scuola

Come iscriversi?

I corsi, a cui è possibile iscriversi anche sulla piattaforma Sofia, sono acquistabili con Carta del Docente. Al termine di ogni percorso è prevista l’emissione di un attestato di partecipazione.

Chi tiene i corsi?

I corsi organizzati dalla Casa Editrice sono in costante aggiornamento, per rispecchiare le reali e concrete esigenze di docenti e dirigenti o aspiranti tali. Queste sono individuate da un team di esperti e formatori con competenze consolidate nel campo della formazione, pronto a garantire supporto costante per i partecipanti ai percorsi formativi.

I webinar di dicembre e gennaio

Redazione

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