Se, come ormai pare certo, i docenti vicari esonerati e semi esonerati dovranno tornare in classe a svolgere le lezioni secondo il loro orario cattedra settimanale, come è chiaramente scritto nella legge di stabilità all’art.28 comma 5, dove si abroga con un tratto di penna l’art.459 sugli esoneri e semiesoneri per i docenti con funzioni vicarie, per il dirigente scolastico mancherà un supporto importante e necessario. Infatti è utile sapere che il vicario esonerato dal servizio svolge molti e vari compiti a cui è stato delegato.
Il ruolo del vicario è fortemente strategico, proprio a causa di una sempre maggiore organizzazione reticolare delle scuole di oggi. I numerosi impegni istituzionali a cui è sottoposto un Ds, la complessità della gestione quotidiana delle scuole fanno sì che il dirigente scolastico si trovi, sempre più spesso, materialmente impossibilitato a seguire personalmente tutte le frenetiche attività giornaliere della scuola; ecco che diventa necessaria una figura che possa collaborare con il dirigente scolastico, senza che abbia la preoccupazione dell’attività didattica. In buona sostanza se toglieranno l’esonero del servizio in classe ai docenti vicari, il rischio che le scuole piombino nel caos è altissimo. I collaboratori del dirigente scolastico sono oltre tutto un importante filtro per i dirigenti scolastici, infatti curano ogni mattina le entrate posticipate e le uscite anticipate degli alunni, incontrano i genitori che chiedono di conferire con il dirigente scolastico, si occupano di sostituire i docenti assenti per fare in modo che ogni classe sia coperta da un docente. Un lavoro massacrante che in ogni caso, può essere svolto da chi è esonerato dal fare lezione. Perché togliere la facoltà al Ds di chiedere l’esonero, se questa figura è così importante? C’è chi sta sottovalutando il problema, pensando che l’abrogazione di tali esoneri sarà compensata perfettamente dall’attuazione dell’organico dell’autonomia funzionale all’attività didattica ed educativa nelle istituzioni scolastiche ed educative. Ma cosa ci azzecca l’abrogazione degli esoneri dei docenti con funzioni vicarie, con l’attuazione dell’organico funzionale? E poi c’è da dire che chi pensa all’organico funzionale come soluzione di tutti i mali della scuola è pienamente fuori strada.
Il modello di organico funzionale che sembra emergere dal piano Buona Scuola è assai annacquato e non riuscirà nemmeno a soddisfare le esigenze di ruolo dei precari storici. Al primo settembre 2015, se i vicari non saranno più esonerati, i dirigenti scolastici avranno bisogno di almeno sei docenti che, il loro giorno libero, si sacrificheranno a svolgere i compiti che oggi svolge il docente vicario. Tutto questo con la buona pace dell’organico funzionale e di chi crede che con esso le “buone scuole” non avranno più nessune problema.