Quasi 600 mila studenti della ex terza media oggi sono impegnanti nel test più temuto: la prova Invalsi. Dopo gli scritti di italiano, matematica e lingue preparati dalle commissioni interne, i ragazzi dovranno confrontarsi con le prove standard di italiano e matematica introdotte dal 2008: uguali per tutta l’Italia e decise dall’Invalsi per tracciare un quadro globale del livello di preparazione degli studenti che escono dalla secondaria di primo grado. Si comincia alle ore 8.30 con italiano e ci sono a disposizione 75 minuti per completare lo scritto. Dopo una pausa di 15 minuti si procede con matematica.
Terminati gli scritti, non resteranno che gli orali. La procedura prevede la nomina di due coppie di docenti vigilanti, una coppia per ciascuna materia. Per evitare suggerimenti, gli insegnanti non devono essere della disciplina oggetto di esame. Le scuole dovranno diventare una sorta di bunker: vietato l’ingresso di estranei e solo i docenti interessati potranno sostare nell’area dove si svolgono i test. Cellulari sotto «sequestro», quelli dei ragazzi ma anche quelli degli stessi insegnanti.