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Secondo ciclo: la Camera decide di dare avvio ad una indagine conoscitiva

Per una volta maggioranza e opposizione si sono trovate d’accordo in materia di riforma della scuola.
E’ accaduto nella giornata di martedì 23 gennaio in Commissione Cultura e Istruzione della Camera che ha accolto la proposta della parlamentare di Forza Italia Valentina Aprea di dare avvio ad una indagine conoscitiva sulle problematiche connesse alla riforma del secondo ciclo del sistema educativo nazionale di istruzione e di quello di istruzione e formazione professionale.
“Si tratta – ha sottolineato Valentina Aprea – di una indagine che intende approfondire la conoscenza del Parlamento sul processo di attuazione della disciplina relativa al sistema educativo nazionale di istruzione e formazione professionale, anche alla luce delle linee normative definite in sede europea”.
L’indagine servirà ad approfondire in particolare, anche in chiave comparata, diversi temi relativi alla riforma del secondo ciclo di istruzione, dal raggiungimento degli obiettivi strategici dell’Unione europea in materia di istruzione allo sviluppo dei percorsi triennali sperimentali dell’istruzione e formazione professionale.
Il documento approvato dalla Commissione parla anche della necessità di considerare il sistema dell’istruzione e formazione professionale quale “strumento per l’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, per raggiungere pari dignità educativa, culturale e pedagogica, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 76 del 2005”.
L’indagine dovrà servire anche a conoscere e valutare le politiche di contrasto alla dispersione scolastica e formativa, oltre che modalità, flussi e tassi di passaggio tra il sistema scolastico ed il sistema dell’istruzione e formazione professionale.
Senza dimenticare il nodo decisivo dei processi di trasferimento a regioni ed enti locali di funzioni, compiti e risorse per la riorganizzazione istituzionale dell’istruzione a livello nazionale e regionale, con particolare riferimento alle problematiche concernenti l’inquadramento giuridico ed economico del personale della scuola.
Anzi, per essere ancora più chiari, l’indagine dovrà esaminare anche “le questioni relative alla dipendenza funzionale del personale scolastico dalle regioni e all’autonomia delle istituzioni scolastiche”.
L’indagine conoscitiva, che dovrebbe concludersi entro il 31 luglio prossimo, si realizzerà attraverso lo svolgimento delle audizioni di molteplici soggetti (Commissari europei competenti nelle materie oggetto dell’indagine, rappresentanti di Governo, rappresentanti di regioni ed enti locali, rappresentanti di associazioni professionali di settore, di enti di formazione professionale e di organizzazioni sindacali; ma anche rappresentanti di istituti di ricerca in campo educativo, economico e sociale come Isfol, Istat, Censis e Ocse).

Reginaldo Palermo

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