Il ministero dell’Istruzione ha emanato due decreti, n. 46 e n. 47 del 13 giugno 2006, riguardanti il secondo ciclo d’istruzione per l’anno scolastico 2006/2007.
Il primo ritiene “non produttivo di effetti” le tabelle di confluenza dei percorsi di istruzione previsti dall’ordinamento previgente nei percorsi liceali, il secondo prevede la possibilità, da parte delle singole scuole, di modificare fino al 20% i curricoli scolastici dell’ordinamento vigente e non su quello definito dalla riforma con decreto legislativo 226 del 2005.
“Ciò – ha spiegato il Ministro – consentirà per il prossimo anno di individuare percorsi di studio funzionali alle esigenze dei ragazzi e di raccogliere le opportunità comunque espresse nei diversi territori”.
Secondo il nuovo Ministro dell’Istruzione, in questo modo sono garantiti il “carattere unitario del sistema formativo nazionale e la valorizzazione del pluralismo culturale”.
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