Ieri abbiamo riportato lo sfogo di Vanessa Callea Taiella, una candidata al concorso docenti, siciliana, con disabilità, assegnata, per la prova scritta, ad una sede dotata di barriere architettoniche. L’Usr Sicilia ha tenuto a precisare che la situazione è stata prontamente risolta.
La situazione è stata risolta
Come spiegano in un comunicato, è stata individuata una nuova sede per consentire alla candidata inabile di svolgere la prova scritta del concorso docenti 2024 il prossimo 13 marzo. È l’Istituto Tecnico economico e tecnologico Leonardo Sciascia di Agrigento.
L’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia ha provveduto con tempestività a trovare una soluzione il giorno stesso, 6 marzo, non appena ricevuta la segnalazione da parte della scuola a cui in un primo momento era stata abbinata la donna, candidata alla classe di concorso A018 per la cattedra di Scienze Umane e filosofia per la scuola secondaria. La scuola era l’Istituto superiore ‘Gallo’, sempre ad Agrigento. La momentanea interruzione dell’uso dell’ascensore non avrebbe consentito alla candidata di raggiungere l’aula al secondo piano individuata per il concorso.
La precisazione segue la pubblicazione, il 7 marzo, del nostro articolo, che ha raccolto il disappunto della candidata allo scopo di “spingere le autorità competenti a prendere azioni concrete per eliminare le barriere architettoniche e garantire l’accesso equo a tutte le persone interessate a partecipare al concorso”.
Grazie al pronto intervento dell’Ufficio Scolastico Regionale, presieduto da Giuseppe Pierro, la donna potrà quindi sostenere la prova scritta del concorso docenti senza alcuna discriminazione.
L’impegno di Usr Sicilia
L’USR Sicilia tiene a precisare inoltre che, con il preciso obiettivo di venire incontro alle esigenze di alcune precise categorie di candidati, lo scorso 27 febbraio sono stati riaperti i termini per consentire di chiedere di essere abbinati ad una sede più idonea entro il 29 febbraio. Si tratta di una delle poche regioni d’Italia che ha dato questa possibilità ai candidati. Da tutta la Sicilia sono pervenute 1500 richieste di nuova assegnazione e sono state tutte accolte e comunicati i risultati.
La situazione di Vanessa Callea Taiella, così come di tanti altri candidati in difficoltà, fanno sapere ancora dall’Usr, non è stata né “trascurata né ignorata” come denunciato dalla candidata; è inopportuno quindi parlare anche di “discriminazione” e di “violazione di diritti fondamentali” e più che mai di “grave fallimento nell’assicurare l’accessibilità universale e l’inclusione nel settore dell’istruzione”.