Malattia contagiosa quella del pizzo, la richiesta cioè di denaro in cambio di protezione da parte di gruppi malavitosi, che però, nel caso accaduto nel ferrarese, si trattava di sedicenni i cui modelli sono costituiti proprio da mafiosi.
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Gli pseudo malavitosi di sedici anni infatti chiedevano il ‘pizzo’ a scuola a tre ragazzini più piccoli, facendo quindi valere la forza dell’età.
Attraverso atti di violenza brutale che si sono trasformati in accuse da parte delle autorità giudiziarie di estorsione, rapine, percosse. E’ accaduto nella zona di Portomaggiore, nel Ferrarese, fino a fine novembre, quando la rete tra genitori, professori, scuola e compagni di classe ha attivato i carabinieri, dimostrando così che la sinergia fra istituzioni porta a risultati concreti.
I militari hanno cosi potuto denunciare alla Procura dei minorenni di Bologna due sedicenni, mentre un terzo ragazzino è stato segnalato in quanto non ancora 14enne e quindi non punibile.