Attualità

Sedici anni fa il sisma all’Aquila: erano le 3.32 del 6 aprile 2009

Una fiaccolata per il sedicesimo anniversario del sisma che il 6 aprile 2009 si è svolta a L’Aquila poco dopo le 22. Un fascio di luce, oggi alle 3,32,  si è alzato verso il cielo, da Palazzo Margherita, sede del comune dell’Aquila, come ponte ideale tra la terra e chi non c’è più. E’ il gesto silenzioso e intenso con cui la città dell’Aquila ha aperto la serata della commemorazione del 6 aprile 2009, nel ricordo vivo delle 309 vittime del sisma,  tra cui 54 giovani studenti ospiti della Casa dello Studente.  

Anche il palazzo dell’emiciclo si è illuminato con delle luci in omaggio alla notte più lunga per la comunità. Alle 3.32 della notte da Piazza Duomo, 309 rintocchi della Chiesa di Santa Maria del Suffragio (Anime Sante), hanno voluto scandire quasi i nomi delle vittime.

La fiaccolata commemorativa è partita poco dopo le 22 di ieri, di fronte alla casa dello studente, luogo scelto, come è stato spiegato dal comitato familiari delle vittime, “perché qui sono morti dei giovani che avrebbero dovuto rappresentare il nostro futuro. Purtroppo, quello che è successo li ha uccisi. Questo è un luogo simbolo del nostro dolore. Questi ragazzi rappresentano tutte le 309 vittime”. Ma è anche il simbolo della mancata attenzione delle istituzioni verso le fasce più deboli della popolazione, gli studenti universitari. 

“E’ la serata del raccoglimento del dolore che si rinnova – ha detto il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi nel prendere parte alla fiaccolata – però è anche la serata in cui rinnoviamo il nostro impegno per far sì che tutto quello che abbiamo passato, tutto il dolore che abbiamo subìto, tutte le lacrime che abbiamo versato siano di stimolo per costruire una città rinnovata”. 

Alle 9.30, in piazza Sei aprile, si terrà la deposizione di una corona ai piedi dell’opera “La rinascita”. In contemporanea, nella chiesa del cimitero, verrà celebrata una messa in commemorazione delle vittime del sisma.

Intanto, il sindaco ha firmato l’ordinanza con la quale viene proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata del 6 aprile che prevede l’esposizione a mezz’asta delle bandiere listate a lutto sugli edifici delle pubbliche amministrazioni presenti sul territorio comunale, e il divieto  delle attività ludiche e ricreative e ogni altro comportamento che contrasti con il carattere luttuoso della ricorrenza o con il decoro urbano.

E col ricordo di quell’evento così disastroso, anche uno sguardo al futuro, allorché L’Aquila sarà, il prossimo anno, “Capitale italiana della Cultura 2026″.

Redazione

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