In questi giorni dove anche il dondolio su una sedia all’interno di una scuola provoca tragiche conseguenze, è utile riportare alla memoria il corpus delle norme tecniche UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione – sui requisiti che gli arredi scolastici (lavagne, banchi, sedie, cattedre), devono possedere per garantire la sicurezza, sia all’interno che all’esterno delle aule:
- Cattedre – UNI 4856
- Lavagne – UNI EN 14434
- Banchi e sedie – UNI EN 1729
{loadposition bonus_1}
In particolare le caratteristiche di banchi e sedie sono descritte dalle norme della serie UNI EN 1729che stabiliscono:
– i bordi del sedile, dello schienale e dei braccioli delle sedie che vengono a contatto con l’utilizzatore devono essere arrotondati con un raggio minimo o uno smusso di 2mm. Le superfici devono essere lisce, le estremità rivestite per evitare di generare schegge taglienti;
– ogni sedia o banco “a norma” deve superare una serie di prove di laboratorio tra le quali quelle di stabilità, di resistenza, di durata d’urto
– in relazione all’altezza dello studente (da 80 cm per i bambini fino ai due metri per i ragazzi), le norme assegnano agli arredi scolastici delle vere e proprie “taglie”. In questo modo le norme intendono favorire l’adozione di una corretta postura contribuendo allo sviluppo psicofisico di bambini e ragazzi che ormai trascorrono gran parte della loro giornata a scuola.
Per una corretta postura, la norma prescrive che lo schienale debba avere un’inclinazione compresa tra i 95° e i 110°, questo indipendentemente dalla statura dello studente. Le norme fissano le dimensioni delle sedie e dei banchi scolastici anche in relazione alla crescente diffusione dell’utilizzo di PC nella didattica. Gli arredi scolastici a norma sonoprogettati in modo che gli studenti possano appoggiare le braccia mantenendo le spallerilassate sia che si trovino dinanzi ad un monitor sia che siano alle prese con i più tradizionaliquaderni a righe o quadretti. Inoltre le sedie e i banchi scolastici per essere a norma dovranno recare ben visibili:
-la “taglia” o il codice colore (ad ogni codice colore corrisponde una “taglia diversa”)
-il nome o logo del fabbricante, del distributore, dell’importatore o del venditore
-la data di fabbricazione che specifichi almeno l’anno e il mese di produzione
{loadposition facebook}