E’ successo a Modena, dove, come prevedibile, la polemica è subito montata per un incomprensibile sei in condotta a un ragazzo colpevole di avere criticato il progetto di alternanza scuola-lavoro sulla sua pagina Facebook.
La notizia sulla a Gazzetta di Modena e di conseguenza su Ansa.
La scuola interessata è l’Itis Da Vinci di Carpi, in provincia di Modena.
Il giovane, che frequenta una classe quarta, avrebbe espresso sul social il disappunto per il mancato pagamento del lavoro svolto nel progetto didattico che porta gli studenti dai banchi di scuola all’interno di realtà lavorative.
Il preside dell’istituto spiega che le critiche del giovane sarebbero arrivate “proprio il primo giorno in azienda, quando le imprese, tra le prime caratteristiche che chiedono c’è la buona educazione, al di là delle competenze tecniche. Evidentemente la presa di posizione è dovuta a convinzioni ideologiche sull’alternanza scuola lavoro, probabilmente antecedenti rispetto all’inizio del periodo in azienda”.
Sul caso è intervenuto il Movimento giovanile della sinistra di Modena, parlando di un atto “vergognoso, una intimidazione gravissima. Nel comunicato del preside – aggiunge il movimento in una nota – si fa riferimento a un non meglio identificato pregiudizio ideologico del ragazzo. A noi pare che di ideologico (e della peggior ideologia) vi sia unicamente l’atteggiamento di chi vuole una scuola fatta di tanti soldatini obbedienti, sottomessi e silenziosi, disposti ad accettare in silenzio, qualsiasi cosa”.
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