Lunedì 28 novembre 6000 tra studenti e docenti della Rete nazionale delle Scuole di Pace incontreranno in Vaticano Papa Francesco. Una occasione unica per partecipare ad una lezione di pace e ad un incontro dialogo con la figura che più di ogni altra in questi mesi anni ha denunciato “la terza guerra mondiale a pezzi”, la “cultura dello scarto”, il mancato rispetto dei diritti e della dignità di ogni uomo e ogni donna, la necessità di far tacere le armi nel conflitto Russia Ucraina.
“Per la pace con la cura”: così si intitola l’incontro cui saranno presenti studenti, insegnanti e dirigenti scolastici di 114 scuole di ogni ordine e grado, provenienti da 19 regioni italiane – 6 mila in tutto. Il titolo richiama il programma di educazione civica e di cura lanciato dalla rete delle scuole di pace per questo anno scolastico e che vedrà il suo culmine il 21 maggio 2023 nel corso della Marcia PerugiAssisi delle scuole di Pace
“La pace è la meta – la cura è la via” ha detto il coordinatore della Rete Aluisi Tosolini nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’incontro. Ed ha aggiunto che i ragazzi e le ragazze si sono preprati in questi mesi all0incontro con Francesco svolgendo “esercizi di pace” seguendo le indicazioni raccolte in due quaderni realizzati appositamente.
Al Papa saranno anche consegnati doni simbolici che testimoniano l’impegno del mondo della scuola ad essere artigiani di pace. Tra questi moltissimi fiori di carta con scritti sui petali messaggi di pace.
La pace e la cura: due parole chiave da promuovere per superare un tempo drammaticamente segnato da tante guerre, crisi e preoccupazioni. La pace: il bene più grande che stiamo perdendo e che tutti dobbiamo imparare a ricostruire giorno per giorno. La cura della vita, degli altri, della comunità, dell’ambiente e del pianeta che dobbiamo far diventare il nostro stile di vita.
La terza parola chiave dell’incontro è educazione. Un’azione collettiva che deve essere urgentemente reinventata e trasformata per affrontare le sfide epocali del nostro tempo. L’incontro si svole così all’insegna della ricostruzione del Patto educativo, perché la cura e l’educazione delle giovani generazioni non può essere “scaricata” sulla scuola ma deve essere assunta da tutta la comunità. Per questo, assieme alle scuole, ci saranno genitori, sindaci, assessori, giornalisti ed esponenti delle organizzazioni della società civile.
L’incontro con il Santo Padre e la “assemblea” che lo precederà saranno trasmessi in diretta, dalle ore 10.30 in poi, sui canali youtube e sociale delle rete delle scuole di Pace.
Anche la Tecnica della Scuola seguirà l’evento e ne darà ampiamente conto.
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