Certamente positivi i risultati raggiunti con la sigla dell’Accordo sulla destinazione all’estero del personale docente e Ata che, con la disapplicazione della legge n. 147/2000 restituisce a materia pattizia le procedure a tale specifica forma di mobilità professionale. In particolare, con l’intesa raggiunta sono stati ridefiniti strumenti più idonei a garantire la trasparenza e l’oggettività delle prove di accertamento linguistico e delle successive procedure di invio all’estero, in coerenza con la precedente disciplina contrattuale. Le proposte avanzate dalla parte pubblica, in relazione ai periodi di permanenza all’estero, hanno reso possibile il superamento delle divergenze emerse nel corso della lunga trattativa, consentendo la definizione di soluzioni utili a garantire effettivamente l’alternanza del personale e a porre le premesse per il necessario processo di riforma del settore.
La conclusione della trattativa all’Aran, recupera le norme contrattuali, che, già a partire dal 1997 avevano previsto l’accertamento della conoscenza delle lingue straniere, collegato al periodico e previsto aggiornamento delle graduatorie scaturite dalle precedenti selezioni; si trattava di raggiungere l’obiettivo di garantire criteri di trasparenza e oggettività nelle prove, offrendo a tutti i docenti interessati l’opportunità di svolgere per alcuni anni funzioni di grande rilievo nelle nostre istituzioni scolastiche nel mondo, arricchendo così con valide esperienze professionali anche la scuola italiana.
Superati i ritardi dovuti a problematiche sorte nell’applicazione di una legge (la n. 147) approvata lo scorso anno, che hanno reso necessario il confronto tra l’Aran e i sindacati, con la prossima, si spera, sottoscrizione dell’accordo siglato in questi giorni, sarà possibile gestire un congruo periodo di transizione, che permetta di garantire il regolare avvio delle lezioni nelle scuole all’estero nel prossimo anno scolastico e l’espletamento delle prove di accertamento linguistico, relative alle nuove destinazioni, nel rispetto delle norme contrattuali.
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