La giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli ha partecipato ad una puntata del podcast di Alessandro Cattelan Stasera c’è Cattelan – Supernova. In questa occasione, tra i vari temi trattati, c’è stato ampio spazio dedicato alla scuola. Ecco l’esperienza tra i banchi della nota giudice di Ballando con le Stelle.
A quanto pare Lucarelli ha sviluppato il suo caratteristico senso critico proprio a scuola: “Quando c’era il giorno del tema solitamente il docente mi dava altro tempo il giorno dopo per finirlo, perché non finivo mai. La mia materia preferita al liceo classico era filosofia. Avevo un professore molto stimolante, ci dava una tesi e chiedeva agli alunni di elaborare una contro-tesi. Per me era il sogno della mia vita, ero progettata per quello. Per me era meraviglioso. Ero talmente convincente che me le faceva leggere in classe”.
“Ad un certo punto mi disse che avevo uno stile che tendeva a smontare le tesi altrui, io gasatissima. Tornavo a casa e mi chiedevo: ‘quale lavoro mi permette di criticare tutto e venire pagata?’. Poi è venuto da sé. Da piccola volevo piacere agli adulti. Mi hanno mandato nove anni dalle suore a scuola, lì non era facile ribellarsi. Lì ti menavano. E lì ho fatto asilo, elementari e medie. Per questo io meno oggi, sono stata menata”, ha detto ironicamente.
“Lì quando sbagliavi c’era la bacchettina di legno sulle mani. In quella scuola c’era molta rigidità e un atteggiamento molto punitivo. Sono cresciuta ed educata in un clima molto punitivo in cui bisognava dare molto. Io ero diventata l’idolo delle suore. Ero la prima della classe, bravissima, cercavo di non disturbare”, ha concluso.
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