L’Inghilterra ha il British Institute, la Germania il Goethe, la Francia l’Alliance Francaise, agenzie che si occupano della diffusione della lingua e della cultura dei loro paesi. Siamo l’unico paese al mondo che as segna la responsabilità delle attività scolastiche e culturali, di diffusione della lingua italiana non ad un ministero che segue l’istruzione, la cultura, bensì al ministero degli Esteri. Senza aspettar il provvedimento legislativo, si può decidere subito – spiega Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola – di far diventare Palazzo Chigi centro di coordinamento degli interventi dei tre ministri Giannini (Istruzione), Franceschini (Beni Culturali), Mogherini (Esteri) per la promozione e la valorizzazione della lingua e della cultura italiana. La richiesta di insegnamento della lingua e della cultura italiana da parte dei cittadini europei è sempre più di tipo altamente professionale, non è più soltanto problema dei figli degli emigrati.
Per tale finalità si può ricorrere a finanziamenti europei. Altro aspetto di cui si sente la necessità è la individuazione e la formazione di insegnanti di italiano come ‘Lingua 2’ sia per gli stranieri in Italia che per l’estero. Ci sono già esperienze molto positive di bilinguismo come alcune scuole primarie il liceo di Stoccarda che andrebbero però potenziate considerando l’alta domanda sia da parte di famiglie italiane che dei vari paesi europei. L’Università di Venezia ha già formato insegnanti di italiano come ‘Lingua 2’ senza alcun utilizzo, c’è tra questi e tra gli insegnanti italiani impegnati all’estero un patrimonio professionale utilizzabile anche come supporto e formazione. Occorrerebbe un piano di formazione europea per gli insegnanti – sottolinea Di Menna a margine del congresso di Stoccarda Stoccarda al quale hanno preso parte Angelo Luongo, responsabile del Dipartimento Uil Scuola Estero, gli onorevoli Caruso, Farina, Garavini, il dirigente Giorgio Salerno e i rappresentanti delle scuole, degli istituti di cultura, dei corsi di lingua dei vari paesi europei. Lo sviluppo della cultura e della lingua italiana rappresentano importante opportunità di sviluppo, anche economico, considerando il grande patrimonio artistico e culturale del nostro paese.
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