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Seminario CESP ad Aversa il 31 maggio: Istruzione, cultura e biblioteche in carcere

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Il 31 maggio prossimo (ore 9-13), si terrà, presso la Casa di reclusione “Filippo Saporito” di Aversa, un seminario Istruzione e cultura in carcere. Le Biblioteche  nei circuiti penitenziari organizzato dal Centro Studi Istruzione Pubblica (CESP), con la Rete delle scuole ristrette e la collaborazione della Libreria-Biblioteca sociale “Il dono” di Aversa, e dell’istituto penitenzario. Continua, dunque, l’impegno nelle carceri del CESP- Centro studi scuola Pubblica, Ente di formazione/aggiornamento riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, insieme ai docenti della Rete delle scuole ristrette. I docenti, che coprono circa sessanta istituti penitenziari, intervengono nel contesto detentivo, attraverso quattro azioni strategiche: Formazione degli insegnanti;  Attivazione di Laboratori didattici; Potenziamento delle biblioteche in carcere; Definizione di misure di accompagnamento dei detenuti verso (e oltre) il fine pena, azioni che la Rete è riuscita a far inserire nelle Linee guida della nuova istruzione adulti sin dal 2015 (paragrafo 3.6 DI 12 marzo 2015).

Così come dichiarato sin dal titolo del seminario, gli obiettivi sui quali la Rete si è costituita, ovvero fare di istruzione e cultura gli elementi centrali dell’esecuzione penale, hanno determinato una intensa attività laboratoriale e, in particolare due laboratori, quello teatrale di Giorgio Flamini (Direttore artistico della Compagnia#SIneNOmine) sul Teatro e le Arti e Mestieri a questo collegati, e il laboratorio formativo Biblioteche innovative in carcere, a cura di Luisa Marquardt (cattedra di Biblioteconomia e bibliografia Università di Roma Tre) e Anna Grazia Stammati (Presidente CESP), si sono affermati e diffusi nel tempo. La Biblioteca è divenuta, così, sia luogo di relazione per un apprendimento interattivo, sia strumento per far sì che le conoscenze acquisite diventino attività spendibili, tanto all’interno che all’esterno del penitenziario, in modo da offrire la possibilità a detenute e detenuti di essere concretamente assunti come operatori di biblioteca. Il CESP, in quest’anno scolastico, dopo il seminario svolto a dicembre presso la Casa di reclusione di Alessandria, ha deciso di estendere il proprio intervento nel territorio casertano, scegliendo Aversa come punto di riferimento. La città, infatti, si è rivelata molto interessante, collocata com’è, in un territorio complesso, ma ricco di potenzialità culturali, nel quale opera da anni una realtà come quella della Biblioteca-Libreria sociale, “Il dono”, nata dal progetto del professor Fortunato Allegro, docente di filosofia. Durante il periodo dell’emergenza rifiuti ad Aversa, all’incirca nel 2008, infatti, è stato creato un circuito di raccolta, recupero e messa a disposizione dei libri destinati al macero che, da allora, una volta portati presso la Biblioteca-Libreria, vengono distribuiti ad ospedali, carceri, parrocchie, scuole, famiglie non abbienti (ad oggi la biblioteca ha circa sessantamila volumi). Dalla collaborazione tra le due associazioni, è nata l’idea di mettere in piedi un gruppo di studio e di lavoro per coinvolgere i detenuti della Casa di reclusione di Aversa (e qualora si rivelasse interessante, in prospettiva, anche degli altri istituti penitenziari della provincia di Caserta). In questo modo i detenuti, formati come operatori di biblioteca, oltre a poter essere occupati presso l’istituto penitenziario, una volta nei termini di legge, potrebbero lavorare, con un finanziamento di altro genere, presso la Biblioteca-Libreria sociale di Aversa o negli spazi delle Biblioteche del territorio. Diamo atto alla dottoressa Scialpi, Direttrice della Casa di reclusione di Aversa, di essersi  dimostrata, non solo disponibile sin dall’inizio ad ascoltare le proposte del CESP e ad aprire un intervento nell’istituto penitenziario da lei diretto, ma soprattutto convinta della necessità di ampliare le opportunità lavorative dei detenuti, anche grazie a percorsi culturali.  Si è così stabilito un immediato rapporto di collaborazione tra il CESP e la Direzione della Casa di Reclusione, anche grazie al concreto supporto dato dalla Biblioteca- Libreria sociale il “dono che ha già iniziato a donare al penitenziario, tanto libri di narrativa e saggi, quanto testi di studio a supporto dei percorsi di istruzione interni al penitenziario perché, come si sa, i detenuti sono totalmente sprovvisti di libri di testo e i docenti hanno grandi difficoltà nell’utilizzo di adeguati supporti a fini didattici.  Il progetto Biblioteche innovative in carcere , presentato, ad oggi, presso la Casa di Reclusione di Saluzzo, la Casa Circondariale di Grosseto, la Casa Circondariale di Livorno, la Casa di Reclusione di Gorgona e la Casa di Reclusione dell’Ucciardone, di Palermo, si arricchisce, così, della presenza di un altro istituto penitenziario, divenendo una vera e propria rete che, con questo intervento,  si vorrebbe estendere ai quattro istituti penitenziari della provincia di Caserta , la Casa di reclusione di Aversa, la Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, la Casa di reclusione di Carinola, la Casa circondariale di Arienzo, che saranno rappresentati, nella giornata seminariale del 31 maggio prossimo, dai rispetttivi Direttori e Funzionari giuridico-pedagogici.

Anna Grazia Stammati  presidente CESP

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