Interverranno Mario G. Dutto (CeRiForm Università Cattolica), Andrea Gavosto (Fondazione Agnelli), Luisa Ribolzi (Università di Genova), Claudio Gentili (Direttore Educational Confindustria), Orazio Niceforo (Tuttoscuola), Paolo Mazzoli (dirigente scolastico, Roma), Paolo Ferrantini (dirigente scolastico, Bologhna), Pietro Bosello (dirigente scolastico, Varese). Lo comunica Vita.it
“Il seminario di studi “Diplomarsi con successo a 18 anni” nasce dal desiderio di far dialogare la politica e la ricerca pedagogica, per innovare la scuola”, dice l’onorevole Santerini. “Le grandi riforme di sistema sono complicate, ma dobbiamo trovare dei modi per produrre cambiamento e innovazione”.
La riflessione si articola attorno ad alcuni nodi centrali: «avvicinare scuola superiore e mondo del lavoro, qualificare la scuola, contrastare la dispersione scolastica».
All’interno dello spazio disegnato da questi paletti si può pensare, perché no anche al taglio di un anno di superiori: «non è qualcosa di negativo perché effettivamente siamo uno dei Paesi in cui i giovani entrano più tardi sul mercato del lavoro, l’esigenza è giusta. Agire sui primi anni, anticipando la scuola, non è corretto per ragioni pedagogiche, infatti le scuole dei Paesi migliori cominciano a 7 anni», riflette Santerini.
Che però precisa: “Non bisogna guardare a quell’anno in meno come un taglio, come un meno. Il tema è come qualificare i quattro anni di scuola superiore, come migliorare l’orientamento, come introdurre didattiche attive”.