Tutto dipenderebbe dalla data del rientro scuola: entro metà maggio gli esami di stato saranno semplificati e cioè commissari tutti interni e senza Invalsi e alternanza; se si protrarrà oltre, giugno incluso, allora un solo esame orale e chi si è visto si è visto. Inoltre questo esame potrebbe pure svolgersi a distanza, come le attuali lezioni online e con la stessa trasparenza e lo stesso controllo degli gli esami universitari.
Tuttavia, dovrebbe essere la ministra Azzolina ad assumersene tutte le responsabilità, in base ad un decreto legge che le affiderebbe ampi poteri di deroga, così come anticipa Il Sole 24 ore che “ha avuto modo di visionarlo”.
“Questo decreto consiste in un testo di 4 articoli che, da un lato, affida alla ministra Lucia Azzolina il potere di prendere con ordinanza tutte le decisioni che si riveleranno necessarie su valutazioni, promozioni, esame. E, dall’altro, le consente di bypassare il parere consultivo del Consiglio superiore della pubblica istruzione su una serie di altri atti, ad esempio sugli organici o sulla valutazione”.
Perché venga dato tanto raggio di discrezionalità, la condizione sarebbe quella legata ai tempi del varo del decreto: più slittare nel tempo “più i poteri affidati alla ministra Azzolina verrebbero circoscritti. Di conseguenza, la soluzione ideata per lo svolgimento degli esami di Stato potrebbe finire nero su bianco già nel decreto”.
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