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Sempre in crescita il mercato delle ripetizioni private

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Ancora una volta, la stampa nazionale si occupa di lezioni private a studenti impreparati e che devono superare gli esami di “riparazione” a settembre. E in modo particolare dei docenti che aprono i loro studi privati a questi giovani in cambio di compensi orari per lo più, mentre continua ad aleggia la domanda se sia etico non denunciare questi ulteriori introiti all’erario, pagandone le giuste tasse.

Della materia si occupa ancora una volta il Sole 24 ore, secondo il quale la frattura fra nord e sud si allarga anche sul fronte delle ripetizioni private.  

Secondo quanto riporta il quotidiano, le famiglie e i ragazzi che hanno chiesto sempre più aiuti a prof esterni per curare le lacune presenti nelle pagelle, sarebbero in Molise, Calabria, Basilicata e Liguria. Mentre si cercano meno insegnanti di supporto in Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Campania. 

Questi dati tuttavia nascerebbero dall’esame di alcuni siti specializzati proprio sulle proposte di lezioni private e che stanno sostituendo sia i “passaparola” sia gli annunci sui giornali o su internet. 

Un motore di ricerca al loro interno, nel quale è richiesta la materia e l’area regionale con la città, e il docente ad hoc è pronto a venire in soccorso. Ma sembra pure che in tutto il mondo siano oltre 8 milioni gli utenti di queste piattaforme, di cui 6 mila solo in Europa; fenomeno che starebbe dimostrando che in qualche modo si registra una qualche inefficacia di certa didattica nella scuola e pure la necessità di andare avanti a tutti i costi. 

In ogni caso, secondo questi dati, l’Italia rappresenterebbe quasi il 14% degli utenti totali, tra insegnanti e studenti.

E infatti, secondo il Sole 24 Ore, i dati del primo quadrimestre 2024 vedono un +117% di richieste dal Molise, un +51,7% dalla Calabria, +52,6% dalla Basilicata. +40,8% dalla Liguria. Più contenuto il Lazio con un +6% di ragazzi che hanno chiesto aiuto. In controtendenza la Lombardia con un -2%, -4.5% l’Emilia-Romagna, -3% la Toscana, dove sembra raggiunta la saturazione del mercato o, quantomeno, una stabilizzazione della domanda. In Campania, la riduzione del 4,4% sarebbe, invece, piu’ legata a una diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie.

Ma sembra pure che, scomponendo i dati per materia e per insegnamento, in Sicilia, per esempio, crolla la domanda per lezioni di inglese, -13.8%, mentre è boom di lezioni di italiano (+57.3%) e diritto (+242.4%) e l’aiuto a fine anno si chiede già dalle scuole medie (+165.5%). 

Anche in Piemonte aumentano in maniera esponenziale le ripetizioni per i ragazzi delle scuole medie (307%) e dell’Inglese (+46%). In Sardegna aumenta la domanda per lezioni di informatica (+97%), mentre gli studenti sardi abbandonano l’aiuto in matematica (-36.4%).