Sempre più difficile la vita degli Atenei italiani
Alla data del 1° gennaio 2007 i vari Atenei denunciavano una riduzione reale delle risorse pari a circa un miliardo di euro. La cifra, per altro, era calcolata tenendo presente che gli incrementi degli oneri stipendiali (classi biennali, ricostruzioni di carriera e miglioramenti economici del personale docente nonché incrementi da Ccnl relativi all’ultimo biennio del personale) ammontavano a circa 640 milioni di euro. In questo modo la percentuale dei costi fissi su un Ffo che era rimasto sostanzialmente stabile negli ultimi due anni, aveva raggiunto la quota dell’89% per l’intero sistema. La situazione, in vero, è ancora più grave se si considera la riduzione dei finanziamenti complessivi al sistema che, fra “tagli lineari”, azzeramento del fondo per le partite debitorie e impegni precedentemente assunti, ammonta a circa 110 milioni di euro. A tutto ciò va poi ulteriormente sommato l’effetto degli incrementi inflativi che nell’ultimo biennio è stato mediamente del 5% annuo.
In queste condizioni diventa estremamente sempre più difficile che gli Atenei possano reperire risorse tali da integrare in maniera significativa gli stanziamenti previsti dalla Legge Finanziaria (art. 1, c. 650) per il reclutamento dei ricercatori universitari, stanziamenti che, ove risultassero gli unici disponibili, serviranno a coprire per l’anno in corso appena 500 posti dinnanzi a una platea di decine di migliaia di aspiranti.