Attualità

Senato su Emanuela Orlandi, via libera alla commissione parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa della studentessa

Dopo essere tornato sulle pagine dei giornali il caso di Elisa Claps, grazie al successo della serie Tv di Raiuno, oggi arriva un’altra notizia sulla svolta di casi delle ragazze scomparse. Infatti, il Senato ha dato il via libera definitivo alla Commissione d’inchiesta sulla sparizione di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. 

A parlare è stato il fratello di Emanuela, Pietro che non si è mai fermato per ricercare la verità e restituire giustizia alla sorella. Al Messaggero ha dichiarato: “Speriamo più in questa Commissione che nell’indagine della Procura o in quella vaticana”.

Dopo 40 anni dalla scomparsa, avvenuta il 22 giugno 1983 a Roma, mentre la ragazza rientrava a casa dopo le lezioni di musica, si riapre il capitolo, questa volta con un’onda mediatica ancora maggiore. Infatti, oltre alla serie Netfilx ispirata al caso di cronaca, Vatican Girl, la scomparsa di Emanuela Orlandi e al dibattito scatenato dal podcast di Fedez (aveva creato dello black humor sulla storia) anche le nuove generazioni sono a conoscenza di queste scomparse irrisolte.

E proprio in queste ore Fedez ha fatto una storia per esprimere la sua vicinanza al caso complimentandosi con il fratello Pietro.

Nel momento del voto del Senato c’è stato un lungo applauso in Aula. A essere contrario al voto è stato Maurizio Gasparri (Forza Italia) che ha dichiarato: “Cerchiamo la verità, non il teatrino, non replicare quanto visto in alcune trasmissioni tv. Noi rispettiamo le famiglie, ma la Commissione di inchiesta non deve essere luogo di aggressione ai santi, dove poi però non si debba parlare di altri”.

Scuola come mezzo di diffusione della storia contemporanea

Come già affermato per il caso Elisa Claps, il ruolo della scuola in queste vicende di cronaca nera potrebbe essere importante, in quanto raccontare, osservare, decifrare spaccati dell’attualità potrebbe aprire il dibattito tra gli studenti, renderli partecipi della situazione della propria comunità e contribuire alla loro formazione civica.

Redazione

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