Emanata la sentenza 2023 del 2017 del Consiglio di Stato con la quale vengono tutelati gli alunni disabili e con la quale viene sostenuto un principio giuridico di enorme rilevanza e civiltà: “le istituzioni scolastiche e il Ministero dell’Economia e delle Finanze non possono impedire, per esigenze di contenimento della spesa pubblica, l’effettiva fruizione delle ore di sostegno e di tutte le altre misure di assistenza previste dalla legge per gli alunni disabili”.
Questa sentenza afferma che tra i diritti degli studenti con disabilità e la ristrettezza delle risorse pubbliche, i primi hanno netta prevalenza. Quindi non vi sono più alibi, né dal punto di vista delle finanze dello stato, né dal punto di vista delle finanze locali.
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Soprattutto non ci sono più alibi, scrive la Flc-Cgil, che possano sostenere le ragioni del Decreto alla legge 107 sui processi inclusivi. Le ore di sostegno necessarie per raggiungere gli obiettivi previsti dai percorsi didattici, il personale per l’assistenza alla persona, i trasporti sono diritti ai quali né lo Stato né gli Enti locali possono più sottrarre risorse.
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