“La sentenza della Corte di Giustizia europea sui precari è il giusto e tanto atteso riconoscimento per le ingiustizie che i troppi supplenti delle scuole italiane hanno subìto da uno Stato incapace di valorizzare la propria classe docente. Stabilizzando gli insegnanti precari si stabilizza anche la scuola e si garantisce la certezza e la continuità dell’insegnamento”. Lo affermano i parlamentari del M5S delle Commissione Cultura di Camera e Senato.
“Questa sentenza – spiegano – è anche una vera bacchettata sulle mani dello scolaretto Renzi, che fa finta di fare i compiti ma come al solito bluffa: il suo piano di assunzione straordinario per 150 mila docenti precari, spacciato come panacea di tutti i mali, è solo un contentino perchè sappiamo benissimo che il bacino degli insegnanti precari che sono stati in cattedra più di tre anni è tra le 250 e le 300 mila persone. Per questo il M5S ha elaborato in maniera condivisa una propria proposta di legge per risolvere definitivamente il problema del precariato: dall’anno prossimo fino al 2020 prevediamo un piano quinquennale di assunzione dei precari storici e successivamente di tutti i docenti già abilitati dallo Stato ma ignorati da Renzi”.
“Nel frattempo – concludono – chiediamo a Renzi un impegno concreto immediato: presenteremo al più presto una mozione in Senato per impegnare il Governo ad intervenire al fine di armonizzare la normativa nazionale con quella europea. Il Governo Renzi deve assumersi le sue responsabilità e mostrare subito il dovuto rispetto nei confronti di questi lavoratori, ingiustamente imprigionati in un perenne stato di incertezza nelle maglie della burocrazia italiana, ma che oggi intravedono una luce alla fine del tunnel”.
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