“Tutti gli istituti siano forniti di sapone, carta igienica e acqua potabile per non appesantire le spese delle famiglie”: a chiederlo al ministro dell’Istruzione, tra le altre cose, sono stati gli alunni Michele e Aurora della quinta primaria delle scuole “Lorenzo Lotto” e “Beniamino Gigli” di Recanati, in provincia di Macerata.
Servono pure libri gratuiti per la scuola dell’obbligo
I ragazzi hanno letto e consegnato la richiesta direttamente a Marco Bussetti, durante la sua visita nel capoluogo marchigiano, nell’ambito delle celebrazioni dei 200 anni de “L’Infinito” di Giacomo Leopardi.
Nella missiva rivolta al ministro, si sono raccomandati “che per garantire il diritto allo studio e all’uguaglianza per tutti siano resi gratuiti i libri scolastici per la scuola dell’obbligo”.
I giovani hanno anche tenuto a dire: “Ci piace la sua attenzione affinché le strutture scolastiche siano tutte antisismiche e senza barriere architettoniche perché a scuola dobbiamo sentirci sicuri, ma oltre all’intensificazione delle attività sportive che Lei già propone e al suo programma contro il bullismo e la violenza contro i docenti, vorremmo suggerire alcune altre idee”.
Le richieste al ministro
“Ci piacerebbe avere a scuola – hanno spiegati- insegnanti di madrelingua per potenziare lo studio dell’inglese, attivare ovunque laboratori informatici perché la tecnologia è diventata di uso comune e che in tutte le scuole funzionano dei laboratori scientifici, artistici e teatrali”.
“Desideriamo inoltre che nelle scuole- hanno proseguito i ragazzi – tutti gli allievi siano sensibilizzati al problema dell’inquinamento, perché sta diventando un grosso pericolo per l’umanità”.
Bussetti: mostrerò la lettera anche a qualcun altro
La replica del ministro dell’Istruzione è stata positiva: “Porterò con me questa lettera e la mostrerò anche a qualcun altro, perché la scuola deve sempre mettere al centro gli studenti e le loro esigenze”, ha detto Marco Bussetti.
“Ricordatevi che quando vi danno un voto, anche se basso, è sempre riferito al compito che avete fatto in classe e non alla vostra persona. Voi siete sempre da dieci e lode”, ha concluso Marco Bussetti rivolgendosi agli alunni.