Per Giuseppe Valditara, nominato meno di una settimana fa ministro dell’Istruzione e del Merito, è ora di mettersi a lavoro per cercare di risolvere gli annosi problemi della scuola. In attesa di poter valutare il suo operato in seguito, il sindacato Snals Confsal, con un comunicato stampa a firma della sua segretaria generale Elvira Serafini, ha cercato di declinare un percorso da compiere insieme al dicastero di Viale Trastevere e al nuovo Governo.
“Siamo consapevoli del gravoso compito in capo al nuovo Ministro dell’Università e della Ricerca, alla quale rinnoviamo i nostri auguri, in un momento di grave e pericolosa congiuntura interna ed internazionale”, esordisce la segretaria.
“Lo Snals Confsal conferma la propria disponibilità al confronto su tutte le tematiche che interessano i settori dell’Università, dell’AFAM e della Ricerca. Riteniamo che le relazioni sindacali siano imprescindibili per garantire l’adozione di scelte nell’interesse delle studentesse e degli studenti, facendo leva sulla professionalità consolidata di tutto il personale”, si legge ancora.
L’obiettivo principale del comunicato è quello di fornire un’indicazione sulla destinazione dei fondi europei: “L’occasione del PNRR deve essere utilizzata per colmare divari e lacune presenti nel nostro sistema, con particolare attenzione al basso numero di laureati, all’elevato numero di abbandoni e dei fuori corso”.
“Una parte importante degli investimenti europei dovrebbe riguardare anche percorsi di alta formazione terziaria, post-diploma o post-università. L’Europa, e quindi anche l’Italia, deve consolidare un rapporto virtuoso tra il mondo produttivo e la ricerca scientifica, soprattutto quella di base, per reggere la sfida della competizione globale”.
“C’è bisogno di una regia pubblica per integrare e valorizzare l’apporto di ciascun soggetto coinvolto nella crescita del nostro Paese. Lo Snals Confsal auspica che il nuovo Ministro ponga un’attenzione diversa alle relazioni sindacali per la migliore concertazione degli interventi a livello territoriale e per garantire a tutti uguali opportunità formative”, conclude il sindacato.
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