Home Politica scolastica Sereni: “Proposta innovativa, ora la parola al Parlamento”

Sereni: “Proposta innovativa, ora la parola al Parlamento”

CONDIVIDI

Breaking News

April 19, 2025

Dl Pa, le novità per la scuola: assicurazione sanitaria per il personale estesa e nuove assunzioni di docenti di religione

Compiti vacanze di Pasqua, i genitori alla ds: “Scuola alienante, i nostri figli hanno diritto al riposo più di ogni lavoratore”

Libri di testo, prezzi di copertina per la primaria e tetti di spesa per la secondaria a.s. 2025/2026 

Elenchi aggiuntivi Gps 2025: come fare domanda senza errori? La consulenza con l’esperto

La vice presidente della Camera: inversione di tendenza, vedremo chi vuol fare di più e chi semplicemente criticare.

Comunque la si pensi – troppo o troppo poco, troppo in fretta o troppo tardi – ora la proposta del Governo Renzi sulla scuola c’è, è un disegno di legge e contiene molte innovazioni rispetto alla situazione di oggi. La stabilizzazione degli insegnanti precari va di pari passo con l’introduzione di strumenti per premiare i migliori e con la previsione di un nuovo concorso; l’autonomia dei presidi si accompagna alla valutazione delle scuole; la reintroduzione di discipline essenziali come la musica e storia dell’arte si inquadra in una complessiva ridefinizione delle materie con un forte investimento sull’inglese e sull’uso del digitale…”.

La vice presidente della Camera interviene sul disegno di legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri.

Nel Ddl sulla ‘Buona Scuola’ – continua – ci sono molti punti di forza, molte scelte che confermano la volontà del Governo di mettere al centro del sistema scolastico studenti e insegnanti, di valorizzare le competenze e le motivazioni di chi nella scuola vive e lavora. Come sempre ci dicono che si poteva fare di più e meglio. Certo, come sempre. Ma intanto l’inversione di tendenza c’è ed è chiara – conclude – In Parlamento si vedrà chi vuole fare di più nel senso dell’innovazione e del miglioramento della proposta e chi semplicemente criticare”.