“I soldi per l’istruzione e per la formazione professionale ci sono ma spesso sono spesi male, senza verifica dell’efficacia e dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche. I mille rivoli in cui si articola la spesa del Miur non sempre coincidono con le priorità per una formazione di qualità e per un progetto formativo in linea con i principi europei di occupabilità, inclusione sociale, mobilità e libera circolazione dei giovani. Per raggiungere questi obiettivi, non basta una costituente, che rischia di essere autoreferenziale, ma è necessario un costante confronto con i sistemi scolastici europei e una decisione forte sul reclutamento e la formazione degli insegnanti. La Ministra Carrozza e il Governo mostrino, per una volta, coraggio e leghino il reclutamento alle reti di scuole con concorsi annuali”.
Bocciare uno studente a seguito di gravi insufficienze è lecito, soprattutto dopo che il giovane…
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