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Servizio 114, un bambino su due vittima di abusi: molte le chiamate da scuola

Un bambino su due è ancora oggi vittima di gravi abusi e maltrattamenti: la denuncia giunge direttamente dal Servizio 114 Emergenza Infanzia che, dopo la fase di sperimentazione in sei regioni (Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia), dal primo gennaio 2006 diventerà il numero di riferimento in Italia per segnalare tutti i casi in cui la salute psico-fisica di bambini e adolescenti è in pericolo o a rischio. Secondo uno studio dei responsabili del Servizio 114 gli autori di abusi e maltrattamenti sono spesso gli stessi genitori (42% madri, 38% padri) mentre le vittime sono principalmente i bambini più piccoli (60% fino a 10 anni). Nella maggior parte dei casi si tratta di bambini e adolescenti italiani (75%), anche se è stata rilevata una percentuale significativa di interventi su bambini e adolescenti stranieri (25%): un dato preoccupante che mette in luce l’emergenza legata ai minori immigrati, un fenomeno ancora sommerso.
Svariate, secondo lo studio, le modalità di violenza: si va dalle situazioni di abuso più dirette (fisico, sessuale, psicologico), fino a disagi e maltrattamenti meno diretti ma altrettanto gravi (lavoro minorile, fuga da casa, tentativi di suicidio, sottrazione di minore, violenza domestica, prostituzione, sfruttamento).
La mappa dei maltrattamenti risulta abbastanza disomogenea: il record sarebbe del Lazio (28,7%), seguite da Lombardia (26,6%) e Sicilia (13,5%). Ma non è detto che questi dati siano del tutto rispondenti alla realtà, poiché si tratta solo delle Regioni da cui è giunto il maggior numero di segnalazioni. Nel calcolo non è compresa, ovviamente, l’omertà. Nello specifico, il Veneto deterrebbe la più alta percentuale di casi di abuso fisico (30,3%), la Lombardia di abuso sessuale (18,5%), l’Emilia Romagna di tipo psicologico e trascuratezza (55%), infine la Sicilia di violenza domestica (22,6%). Il 114 è contattato principalmente da soggetti adulti, direttamente coinvolti (genitori 31%; nonni 11,4%) o a conoscenza della situazione di emergenza (vicino di casa 19,3%; estraneo 17,4%). Solo nel 9,8% dei casi le segnalazioni sono effettuate direttamente da bambini e adolescenti.
Anche le istituzioni si rivolgono al 114 e la scuola (60%) risulta essere uno degli osservatori privilegiati delle situazioni ed in cui rimane a rischio la salute psico-fisica di bambini e adolescenti. Una richiesta che parte spesso anche dalle Forze dell’Ordine (56,4%), per un supporto nella relazione con il minore vittima di abuso o maltrattamento. Dal 2004 al 2005 gli interventi di 114 Emergenza Infanzia sono raddoppiati raggiungendo nel 2005 oltre 550 emergenze gestite. Al 114 arrivano in media 2.100 chiamate al giorno. La struttura opera in stretta collaborazione con i diversi attori del territorio nella gestione dei casi che richiedono un intervento immediato, attraverso lo scambio di informazioni e la presa in carico del caso in maniera differenziata: le Forze dell’Ordine e di Pubblica Sicurezza per un intervento a breve-medio termine, Servizi Sociali, Asl per un percorso a medio-lungo termine.
 
Alessandro Giuliani

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