Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale nel corso del 2023 ha condotto un’indagine tra i giovani in servizio nel corso dello scorso anno per capire i livelli di soddisfazione e conoscere le motivazioni che hanno spinto i giovani a scegliere il Servizio civile universale.
Intanto sono stati coinvolti 47.771 giovani ma solo 14.417 hanno compilato i questionari e si tratta per lo più di universitari mentre quasi il 60% di chi ha risposto è laureato
Sembra inoltre, dalle dichiarazioni emerse, che quasi la metà (49%) degli intervistati abbia dichiarato di aver conosciuto il Scu grazie al “passaparola” e il rimanente gruppo da altri canali di comunicazione che però non sembrano sufficienti.
Se poi si analizzano motivazioni, per il 64% dei giovani le ragioni della scelta risiedono nel voler fare nuove esperienze e per il 45% la finalità è quella solidaristica. Da qui si deduce, secondo i dirigenti del Scu, che i giovani in servizio civile vorrebbero capire qual è il loro posto nel mondo mentre per tanti altri si tratta di una crescita personale, una esperienza che può cambiare la vita.
Dunque giovani per lo più soddisfatti dell’esperienza di servizio civile, pari all’84% mentre l’acquisizione di crediti formativi viene apprezzata dal 75%.
L’unico dato negativo, a giudicare dalle interviste e dei suggerimenti sarebbe la riduzione della burocrazia (indicato dal 33%), ma anche il miglioramento tecnico della gestione delle candidature (31%), non mancano poi osservazioni sulla piattaforma Dol del dipartimento che i giovani vorrebbero più veloce e intuitiva (12%), mentre quasi il 20% chiude un maggiore supporto per essere orientati nella scelta dei progetti potenziando le modalità di contatto con gli enti.