Perché il servizio di leva vale solo per chi l’ha svolto in costanza di nomina? È un’ingiustizia. A sostenerlo è Francesco Molinari, senatore del Gruppo Misto, che ha sollevato il problema ai massimi responsabili del Miur e della PA, i ministri Stefania Giannini e Marianna Madia.
“Non è ammissibile che, a causa di atti impropri del Miur, il servizio di leva valga come punteggio in graduatorie e concorsi solo per quei docenti che l’hanno svolto in costanza di nomina e cioè lavorando con contratti presso le scuole. E’ un’ingiustizia che va sanata. Non è tollerabile, infatti, che ci siano insegnanti di serie A e insegnanti di serie B”.
Secondo Molinari “siamo di fronte a una violazione pesante – prosegue – Oltre che a una contraddizione grave dal momento che è lo stesso Testo unico sull’Istruzione a sancire la validità della leva obbligatoria ai fini della carriera”.
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Il senatore del Gruppo Misto punta l’indice sull’intero sistema della pubblica amministrazione: “La sua credibilità è a serio rischio. Cosa hanno intenzione di fare Madia e Giannini. Una soluzione va trovata al più presto. Anche per non continuare a essere sommersi da sempre nuove e sacrosante liti giudiziarie, portate avanti da chi si sente discriminato su un diritto basilare”.
Di sicuro, comunque, è il problema verrà risolto con il tempo: per i nati dal 1986 in poi, infatti, il servizio di leva non è più obbligatorio.
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