Le cose semplici, si sa, sono troppe volte le più difficili. Proprio per questo si rincorrono le scorciatoie, la pratica del “dimmi quello che vuoi sentirti dire”, la moda di definire le nuove leggi con parole altisonanti (decreto dignità, buona scuola, decreto sicurezza, ecc.), l’idea che l’estrema semplificazione sia la strada più sicura.
Ma la realtà ha sempre una scorza più dura della nostra immaginazione.
E Mario Moretti Polegato, patron della Geox di Montebelluna (TV), sul Corriere di oggi, non teme di andare dritto al “dunque”: “Servono investimenti culturali sui giovani, a partire dalla scuola”.
Slogan, frasi fatte, moti del cuore?
“Al Paese mancano linee guida”, aggiunge.
Appunto, mancano quei pensieri lunghi capaci di indicare una strada, e non il tutto e subito, che dicano una direzione di marcia che si faccia bene comune, al di là degli inevitabili interessi di parte. Sapendo, comunque, che il tutto è sempre più della somma delle parti. Anche se la somma delle parti, diventata maggioranza di governo, è sempre pro tempore, comunque relativa, soggetta cioè al flusso dei venti. La storia dovrebbe insegnare qualcosa.
Ecco, i pensieri lunghi, con la buona pratica della cultura dei risultati.
A quando un momento “nazionale”, magari con una sorta di “stati generali”, di riflessione “comune” che aiuti e ci aiuti a maturare, al di là delle solite retoriche, al di là dei vecchi corporativismi, alcuni di quei “pensieri lunghi”?