Mentre si scatenano le polemiche sul mancato spostamento dei benefici per la quiescenza al 31 agosto per il personale scolastico e sulla vicenda delle diecimila assunzioni previste ma stoppate dal Governo per mancanza di copertura finanziaria (i posti saranno eventualmente determinati sulla base della disponibilità finanziaria del Miur!), diventano legittimi i dubbi di chi pensa che come al solito non si vogliano destinare alla scuola adeguate risorse.
E allora, molte rimangono le perplessità sui provvedimenti annunciati dal ministro Profumo, a cominciare dai maxi-concorsi per diventare insegnanti. Ma anche sul futuro sistema di reclutamento che passa per il Tfa (tirocinio formativo attivo). E le immissioni in ruolo saranno effettuate sempre con la suddivisione (al 50%) dei posti disponibili tra idonei al concorso e docenti già inseriti nelle Gae?
Sul nuovo reclutamento e sul Tfa abbiamo posto già da un paio di mesi una serie di domande al ministro dell’Istruzione, pubblicate anche sul n. 13/14 del quindicinale “la Tecnica della Scuola”, che adesso riproponiamo sul sito sperando di ricevere da Francesco Profumo le risposte ancora attese.
1. Decine di migliaia di giovani coltivano il sogno di diventare insegnanti: non crede sia giunto il momento di conoscere come verrà articolato il futuro sistema di reclutamento?
2. E’ stato annunciato che nei prossimi mesi torneranno ad essere banditi i concorsi per diventare insegnante: saranno aperti solo ai candidati abilitati o anche a chi è in possesso del solo titolo di accesso (nel primo caso i concorsi perderebbero il valore abilitante così come previsto dalla normativa vigente)?
3. Cosa si prevede per la revisione delle classi di concorso, punto nodale per l’accesso ai Tfa e ai concorsi nella scuola già riformata? (Le classi di concorso attuali sono disciplinate ancora dal D.M. n. 39 del 30 gennaio 1998 con le modifiche apportate successivamente dal D.M. n. 22 del 9 febbraio 2005 che ha inserito le lauree specialistiche)
4. Verrà modificato l’attuale sistema di immissioni in ruolo che prevede la divisione dei posti al 50% tra idonei al concorso e docenti inseriti nelle GaE?
5. Per quale motivo non si hanno ancora indicazioni sui percorsi formativi di abilitazione per la scuola dell’infanzia, primaria e sulle specializzazioni per il sostegno?
6. Coloro che non riusciranno ad entrare in questa tornata di Tfa, quanti anni dovranno attendere per partecipare alla prossima selezione?
7. Gli insegnanti di ruolo in possesso di laurea che vogliono acquisire l’abilitazione per potere accedere ai futuri passaggi di ruolo potranno frequentare i Tfa? E se sì, a quali condizioni?