In ogni caso nel calderone bolle, sia il preoccupante tasso di disoccupazione giovanile, al 44%, e sia il problema del 160mila precari della scuola, mentre si attende che la promessa del premier, Matteo Renzi, di stanziare un miliardo di euro, veda la luce proprio a settembre, quando altre novità dovrebbero entrare nel martoriato mondo dell’istruzione italiana, sempre in bilico fra riforme epocali e cacciaviti, pinze chirurgiche e colpi d’ascia.
Intanto a settembre, come anche noi abbiamo più volte ricordato, entrerà in vigore il nuovo sistema di valutazione nazionale, approvato nel 2013 e volto a completare il ruolo attualmente svolto dall’Invalsi. Il nuovo strumento, costruito su tre gambe: Invalsi, Indire e Ispettori, servirà a ogni scuola per segnalare le debolezze e i punti di forza riscontrati all’interno dell’istituto.
Si dovrebbe poi procedere, per evitare il continuo ricorso ai supplenti, a creare un unico organico, tutti con contratto a tempo indeterminato, che sia disponibile per tutte le scuole aderenti alla stessa rete. Contestualmente, la ministra, Stefania Giannini, in attesa che siano pubblicate le graduatorie del primo concorso tenutosi dopo 14 anni, ha annunciato un nuovo bando per il 2015.
Nota dolente, e tutta da verificare, sarebbe poi l’apertura pomeridiana delle scuole, facendo leva sulle sperimentazioni già in corso. Tuttavia, il problema principale resta la mancanza di fondi. In ogni caso la questione sarà discussa in un forum organizzato proprio dal Miur per il mese di ottobre a Firenze.
Prevista pure la connessione Internet veloce, mentre il governo abbandonerebbe l’uso di strumenti multimediali come tablet e lavagne. Questi ultimi si sono rivelati, infatti, troppo costosi e di vita breve, data la rapidità con cui escono nuovi e più funzionali modelli. Oltre a investire sulla connessione veloce, il governo introdurrebbe il primo approccio all’informatica nelle scuole primarie.
Interessante invece appare l’esigenza di stabilizzare oltre 26 mila docenti di sostegno nel triennio 2013-2015. Fino ad oggi ne sono stati assunti 4.447 e per quest’anno dovrebbero esserne ammessi oltre 13 mila, secondo le cifre riportate dal Corriere della Sera.
In vista pure un ritocco agli esami di stato le cui novità più salienti riguardano l’insegnamento di una materia in lingua straniera nel corso di tutto l’ultimo anno della scuola superiore secondaria, materia che sarà oggetto poi di discussione in inglese alla maturità.
Si vorrebbe pure recuperare gli insegnamenti di geografia, musica e storia dell’arte, materie messe in ombra dal riordino della Gelmini. La geografia dovrebbe essere ripristinata per il primo e secondo anno in tutti gli istituti tecnici e professionali con un’ora settimanale. Così come dovrebbe essere potenziato l’insegnamento di musica e della storia dell’arte.
Per quanto riguarda invece l’edilizia scolastica, secondo le stime calcolate dal Corriere della Sera, il provvedimento da oltre un miliardo di euro annunciato da Renzi dovrebbe coinvolgere oltre 21 mila edifici e far sì che entro l’anno scolastico 2015/ 2016 almeno una scuola su due sia più bella, più sicura e più nuova “di pria”, come diceva Ettore Pratolini nelle vesti di Nerone.