Quest’anno la settima edizione de “La Storia in Piazza” è dedicata alle industrie culturali da quando e con quali modalità l’offerta culturale – letteratura, editoria, cinema, teatro, giornali, televisione, radio, musei… – è entrata in relazione con la società di massa e con il mercato? Il programma messo a punto espressamente per le scuole presenta forti caratteri di novità.
In considerazione del tema trattato e della sua forte dimensione di attualità, si è pensato che fosse stimolante per gli studenti entrare in contatto diretto con professionisti di settore che, magari dietro le quinte, hanno vissuto la nascita, l’evoluzione, il progressivo adattamento ai tempi e al mercato delle diverse espressioni dell’industria culturale. Senza trascurare la dimensione storica e l’andamento diacronico delle diverse realtà sarà quindi possibile interagire direttamente anche con addetti ai lavori, non solo attraverso conferenze frontali, ma con dialoghi e dibattiti a più voci.
L’obiettivo è quello di stimolare la partecipazione attiva dei ragazzi, suscitare la discussione e la riflessione critica su fenomeni che connotano prepotentemente la loro realtà quotidiana, fornire spunti concreti anche in termini di orientamento.
“La Storia in piazza” sembra inoltre una splendida occasione per sollecitare progetti di alternanza scuola / lavoro, come previsti dalle recenti disposizioni di legge.
A questo proposito, alcune scuole hanno contribuito concretamente alla programmazione con diverse iniziative che spaziano dalla conduzione di un’intervista alla proposta di laboratori, dalla progettazione di un gioco all’allestimento di spazi comuni.
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