Si sta svolgendo in questi giorni la Settimana Europea della Mobilità, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione più importante della Commissione europea sulla mobilità urbana sostenibile, per promuovere il cambiamento a favore della mobilità attiva, del trasporto pubblico pulito e intelligente, che culminerà con la Giornata della Mobilità il 22 settembre in tutta Europa.
In Italia è il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che coordina e supporta le iniziative e gli eventi organizzati da Comuni e associazioni, con l’obiettivo di confermare l’Italia tra i Paesi con il maggior numero di adesioni a livello europeo.
Il tema scelto per la campagna di quest’anno è “La condivisione degli spazi pubblici” e si basa su quattro principali linee di intervento:
- Vivere lo spazio pubblico in modo diverso
- Riqualificare insieme lo spazio urbano
- Strade scolastiche: creare uno spazio sicuro per gli spostamenti attivi
- Pianificazione e progettazione di strade più sicure
I Comuni e le iniziative
Sono i Comuni e tutte le pubbliche amministrazioni i primi ad essere chiamati in campo, sia aderendo alla campagna sia contestualmente organizzando iniziative. Tra queste, per citarne solo alcune, ci sono le Giornate senza Auto, riservando una o più zone del proprio paese o città, o meglio ancora l’intero territorio, esclusivamente a pedoni, ciclisti e mezzi pubblici per almeno un’intera giornata.
Le strade scolastiche
Tra le iniziative che segnalano l’adesione dei Comuni alla Settimana della Mobilità e che per tutto l’anno rappresentano un’occasione preziosa per innestare i cambiamenti comportamentali per il rispetto degli spazi urbani e pubblici c’è la creazione e l’attivazione delle strade scolastiche, molto diffuse in Italia e in tutta Europa.
La strada scolastica è una strada o un piazzale adiacente a una scuola in cui viene vietato o temporaneamente o in modo permanente il traffico degli autoveicoli, in modo che tutti possano raggiungere la scuola in sicurezza. Il transito viene consentito a pedoni, bici, mezzi per il trasporto dei disabili e scuolabus. Le strade scolastiche temporanee sono vigilate dalla Polizia Locale e i volontari della scuola posizionano le transenne negli orari di chiusura della strada e le rimuovono al termine. Il provvedimento di chiusura della strada spetta alla giunta, oppure con ordinanza del sindaco e viene attuata dai vigili, Codice della strada, art.7 comma 9.
In Italia la Legge nr. 120/2020, in vigore dal 15 settembre 2020 introduce la definizione di Zona scolastica: zona urbana in prossimità della quale si trovano edifici adibiti ad uso scolastico, in cui è garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine sarà il Comune ad individuare se istituire la nuova tipologia di struttura stradale con apposita ordinanza. Nelle zone scolastiche urbane possono essere limitate o escluse la circolazione, la sosta o la fermata di tutte o di alcune categorie di veicoli, in orari e con modalità definite con ordinanza del sindaco.
Con le strade scolastiche si vuole favorire l’autonomia dei bambini, tenendo conto che in Italia i livelli di autonomia negli spostamenti quotidiani dei bambini tra i 6 e gli 11 anni sono tra i più bassi a livello internazionale, influendo negativamente sullo sviluppo delle loro capacità di orientamento e socializzazione e sulla costruzione della fiducia nelle proprie capacità. Inoltre servono a promuovere la salute dei bambini e delle bambine, infatti impedendo seppure in alcuni casi per brevi periodi, il transito di autovetture, si riduce il livello di inquinamento prodotto dai gas di scarico, senza dimenticare che anche l’attrito delle ruote sull’asfalto ha un impatto negativo sull’apparato respiratorio dei bambini.
Proprio in occasione della Settimana della Mobilità sono molte le amministrazioni comunali che hanno deciso in questi giorni di inaugurare nuove strade scolastiche. Per esempio a Cagliari, dove verrà aperta la prima strada scolastica della città, a Milano, che già dal 2012 ha avviato le prime chiusure al traffico in prossimità di scuole, a Torino dove è partita la riorganizzazione della viabilità in molte zone, per favorire l’apertura di numerose strade scolastiche, a Roma dove la sperimentazione di strade scolastiche e arre protette è in crescita,
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