Il sogno di ogni studente, apparentemente, sarebbe quello di limitare la propria settimana scolastica concentrandola in solo 4 giorni, così come sta accadendo in alcuni paesi, seppur a livello sperimentale, nei paesi dell’Europa Settentrionale. In ogni caso, ciò ha provocato non solo la fera reazione degli esperti di didattica, ma anche delle forze politiche, le quali sono divise tra coloro che ritengono ce tale introduzione favorisca un sensibile aumento di produttività, dall’altra coloro che ritengono che questa venga danneggiata se non ridotta dall’alterazione della settimana lavorativa.
Negli USA, ad esempio, il dibattito risulta aperto presso alcuni stati come quelli più densamente popolati; in Europa si pensò alla sua introduzione, specie nel Regno Unito, per una questione legata al risparmio netto di energia visti i costi esorbitanti derivanti dallo scarseggiare delle risorse e dall’inflazione galoppante. Lo stesso vale per imprese ed industrie: la riduzione della settimana lavorativa risulterebbe essere un successo in termine di riduzione dei costi, ma provvederebbe ad aumentare, con cadenza giornaliera, il carico di studio / lavoro pro-capite, contribuendo allo stress e, eventualmente, ad un impatto negativo sulle prestazioni. Tale massima crea enormi perplessità e dibattito in seno alla comunità scientifica e pedagogica, con evidenti effetti sull’opinione pubblica contemporanea.
I distretti scolastici a livello nazionale stanno rapidamente adottando settimane scolastiche di 4 giorni mentre cercano di tagliare i costi e riempire i posti vacanti degli insegnanti con successivo fine settimana di 3 giorni, nonostante la ricerca mostri significative perdite di apprendimento che ne derivano. Perché è importante: una riduzione del tempo in classe è direttamente correlata a punteggi dei test e risultati accademici progressivamente inferiori, hanno rilevato studi sulla settimana scolastica di 4 giorni (“4dsw”). A livello nazionale, 850 distretti scolastici, che rappresentano migliaia di singole scuole, hanno abbandonato il quinto giorno di istruzione, rispetto ai 650 distretti del 2019 in tutti gli USA. Questo secondo i dati non ancora pubblicati compilati dal Four-Day School Week Policy Group presso la Oregon State University e condivisi con Axios, un quotidiano leader nella pubblicazione dei dati circa le survey su istruzione e didattica.
Le settimane scolastiche di quattro giorni sono più popolari nei distretti rurali occidentali, sebbene la tendenza, che ha preso piede durante la pandemia di COVID-19, stia prendendo piede anche nelle aree metropolitane degli USA. Le giornate scolastiche sono più lunghe negli altri quattro giorni, per compensare parte delle ore perse Alcune scuole offrono asili nido o attività nei restanti giorni della settimana in cui la scuola è chiusa, per i quali le famiglie debbono sborsare somme ingenti. I vantaggi includono meno burnout e più tempo in famiglia per studenti e insegnanti – oltre a meno bullismo, per uno studio – mentre gli svantaggi includono prove crescenti che i bambini nei programmi 4dsw sono indietro rispetto ai loro coetanei a livello di competenze e conoscenze complessive.
Uno studio condotto su 12 stati, condotto da Paul Thompson, professore di economia all’Oregon State University e studioso di politiche 4dsw, ha riscontrato “carenze complessive nei risultati sia in matematica che in inglese / arti linguistiche” nei distretti che hanno adottato il programma di 4 giorni. Un altro ha riscontrato punteggi più bassi in matematica nei bambini che frequentano programmi di 4 giorni, oltre a un maggiore assenteismo e tassi di produttività più bassi. Uno studio di RAND Corp. ha rilevato “solo un debole sostegno per i tre motivi principali per cui i distretti adottano tipicamente il 4dsw: risparmiare denaro, ridurre le assenze degli studenti e attrarre e trattenere gli insegnanti”. C’è anche un effetto “contagio” riscontrato dagli esperti: alcuni distretti adottano un programma di 4 giorni a settimana per sottrarre insegnanti dai sistemi scolastici vicini che hanno già provveduto, in una spirale mortale che mina l’intero mercato, secondo gli esperti.
Hanno dichiarato, nello studio appena menzionato, che “ciò che la ricerca mostra generalmente è che questo è un netto negativo per il rendimento degli studenti, soprattutto nelle scuole che vedono come risultato un forte calo del tempo di insegnamento”, afferma Thompson. Hanno inoltre aggiungo che “la settimana scolastica di 4 giorni “danneggia senza ambiguità i risultati degli studenti nel tempo”, ha precisato Christopher Doss, un ricercatore di politiche RAND intervistato da Axios.
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