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Sezioni primavera: arrivano le prime difficoltà

Si sta facendo complicata la questione delle sezioni primavera.
Intanto da diverse città stanno arrivando notizie preoccupanti: per poter avviare l’attività delle sezioni autorizzate gli enti gestori devono richiedere l’autorizzazione al Comune. A Bari, per esempio, sta succedendo che finora sono state autorizzate solamente sezioni aggregate a scuole paritarie, neppure i nidi comunali e le scuole statali hanno ottenuto l’ok degli Uffici comunali che, per lo più, devono fornire un parere vincolante sulla agibilità tecnica e igienico-sanitaria dei locali.
Fatto sta che a Bari, e forse anche in altre città, c’è il rischio che sezioni già finanziate dal Ministero non riescano ad ottenere tutte le previste autorizzazioni.
Ma quello dell’agibilità dei locali non è l’unico intoppo.
Già da qualche settimana Cgil-Flc ha iniziato ad intervenire sulla questione delle modalità di assunzione del personale.
Il Ministero a suo tempo (fine luglio) aveva chiarito che gli enti gestori possono tranquillamente ricorrere a contratti a progetto o ad altre forme contrattuali previste dall’ordinamento attuale.
Adesso Cgil-Flc contesta questa interpretazione e sostiene che il personale va assunto a tempo determinato e facendo riferimento al contratto scuola.
Il sindacato di Enrico Panini parla anzi di utilizzare le graduatorie di istituto per la scelta del personale.
La questione però non è così pacifica, anche perché il servizio si rivolge a bambini e bambine con un’età compresa fra i due e i tre anni e dunque non ha nulla di “scolastico”: anzi i sindacati hanno sempre voluto sottolineare che le sezioni primavera non hanno nulla a che vedere con il servizio di scuola dell’infanzia.
Pochi giorni fa tutti e tre i sindacati confederali hanno chiesto al Viceministro Mariangela Bastico un incontro urgente sottolineando che “tra le tante questioni che devono essere affrontate e definite c’è quella della natura del rapporto di lavoro per il personale impegnato nella sperimentazione, così come tutti gli aspetti legati all’organizzazione del lavoro”.
Reginaldo Palermo

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