Procedono a rilento, secondo i sindacati, le procedure per consentire la prosecuzione della sperimentazione delle sezioni primavera anche per il 2008/2009.
La denuncia arriva in particolare da Cgil-Flc che segnala come, fino ad oggi, solo la Regione Puglia ha dato attuazione all’accordo quadro siglato il 20 marzo scorso in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni.
Le sezioni-primavera sono state introdotte con la legge finanziaria del 2007 per dare una risposta alla richiesta di servizi educativi per bambini di età compresa fra i 24 e i 36 mesi.
Quest’anno le sezioni funzionanti in tutta Italia sono quasi 1.500 e sono gestite per lo più da soggetti privati, da Enti Locali e solo in pochi casi dalle stesse scuole statali.
Per uniformare la sperimentazione a livello nazionale, nel mese di aprile il Ministero ha anche emanato un apposito decreto che definisce con precisione i criteri per l’attivazione del servizio.
Nei giorni scorsi Cgil-Flc aveva diramato un comunicato nel quale si chiedeva al Ministero “una maggiore disponibilità per l’apertura di sezioni primavera da parte delle scuole statali” e alle scuole pubbliche statali di “adoperarsi per la presentazione di progetti specifici in grado di raccogliere i bisogni delle famiglie, sottraendo le stesse alle regole del “mercato” e ai costi della scuola privata”.
Cgil-Flc è particolarmente “delusa” per come è andata la sperimentazione quest’anno proprio perché gran parte delle sezioni sono state gestite da soggetti privati.
In realtà i tempi per predisporre i progetti sono stati particolarmente ristretti: in pratica le scuole avevano dovuto fare tutto (progetto, delibere e pre-iscrizioni) in pochissimi giorni e per di più fra la fine di giugno e gli inizi di luglio.
Proprio per questo il sindacato sta cercando quest’anno di accelerare i tempi in modo da estendere il più possibile questo servizio.
Uno dei nodi irrisolti riguarda però la tipologia dei contratti da stipulare con il personale coinvolto nelle attività.
Quest’anno, anche su indicazione del Ministero, si è fatto ricorso anche a contratti “atipici” (a progetto, per persempio), mentre Cgil-Flc e gli altri sindacati vorrebbero una maggiore tutela e parlano di contratti analoghi a quelli utilizzati per assumere i supplenti della scuola.
Resta il fatto, comunque, che – al momento attuale – pochissime Regioni hanno dato avvio alle procedure che potranno consentire l’attivazione della sperimentazione. A parte la Puglia, che ha già definito l’intesa con l’Ufficio scolastico regionale, solamente Piemonte, Lobardia, Toscana ed Emilia-Romagna si sono mosse. In Lombardia, per la verità, la Regione ha anche stanziato due milioni di euro che, sommati ai 4 messi a disposizione dallo Stato, consentiranno di aprire 300 sezioni contro le 180 di quest’anno.
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