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‘Sfigato’ e ‘morto di fame’ chi guadagna 500 euro al mese, l’ira degli studenti per le parole dell’on. Stracquadanio

Se continua di questo passo la parola “sfigati” la troveremo sullo Zanichelli 2013. A distanza di tre settimane dalla dichiarazione del viceministro al lavoro, Michel Martone, “se non sei laureato a 28 anni sei uno sfigato”, un rappresentante delle istituzioni torna a parlare con durezza di coloro che hanno difficoltà a conquistare autonomia personale e a ben collocarsi professionalmente. Stavolta a rendersi artefice delle espressioni è stato l’on. Giorgio Stracquadanio (Pdl), il quale avrebbe definito “’sfigato’ e ‘morto di fame’ chi guadagna 500 euro al mese”, confermando il concetto durante una doppia intervista concessa alla stampa.
Immediata è stata, altrettanto forte nei contenuti, la reazione degli studenti. In una nota l’Unione degli Universitari si dice “disgustata per le dichiarazioni fatte dall’ onorevole Stracquadanio. Constatiamo di essere di fronte alla classica dichiarazione di una persona che non ha un minimo attaccamento con la realtà di cui parla, né tantomeno un briciolo di rispetto per tutte quelle persone che, ogni giorno, guadagnano con il proprio sudore uno stipendio”.
Gli universitari ritengono che il deputato Pdl non conosca le difficoltà con cui si devono scontrare oggi coloro che cercano lavoro. E che quindi spesso si devono accontentare di paghe ridotte, in attesa di trovare meglio. “In un momento come questo di crisi economica, nel Paese con la disoccupazione giovanile più alta d’Europa e con un trend occupazionale negativo anche negli ultimi mesi (come confermano i dati Istat pubblicati ieri) e con un precariato dilagante che mangia il presente di un’intera generazione – sostiene l’Udu – dichiarazioni come queste sembrano, oltreché irriguardose, completamente slegate da una qualsiasi realtà, e sembrano davvero quelle di un politico che, chiuso nelle stanze di potere, ha perso di vista la situazione drammatica nella quale galleggia a malapena il Paese”.
Poi l’affondo, realizzato da Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell’Udu. “Stracquadanio si dovrebbe vergognare di cotanta maleducazione. Se conoscesse la realtà – sostiene il leader dell’associazione studentesca – non si sognerebbe neanche di fare certe affermazioni. Come universitari ma prima ancora come giovani siamo indignati e sconcertati da queste parole che vanno ad insultare tutte le migliaia di giovani che vedono in quelle 500 euro il mezzo per arrivare alla fine del mese e migliaia di altri, che non hanno la fortuna di arrivarci neppure a quella cifra perché ostaggio degli stage gratuiti, del lavoro nero o della grande disoccupazione giovanile”. Tutti individui, giovani ma non solo, a cui i 500 euro al mese reputati dall’on. Stracquadanio la paga di un ‘morto di fame’, farebbero quindi davvero molto comodo.
Alessandro Giuliani

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