Quella che in un nostro precedente articolo avevamo segnalato come “indiscrezione” o “voce di corridoio” è ormai una certezza, avvalorata dal Ministro Gelmini in prima persona: la “clausola di salvaguardia” prevista dalla legge finanziaria per il 2007 è già stata utilizzata quest’anno per ridurre di 540milioni di euro il bilancio del Ministero dell’Istruzione.
L’informazione è stata data dal Ministro nel corso dell’incontro svoltosi con i sindacati il 12 giugno scorso; curiosamente in nessun comunicato sindacale si parla di questo, ma il fatto è certo.
La “sforbiciata” di 540milioni fatta dal Ministero dell’Economia sul già magro bilancio dell’Istruzione risale ad almeno 2-3 mesi quando titolare del Dicastero era ancora Padoa Schioppa ed è dovuta al fatto che i risparmi previsti dalla legge finanziaria legati soprattutto alla formazione delle classi o non ci sono stati o sono stati di gran lunga inferiori alle attese.
E così dal Ministero dell’Economia non hanno potuto fare altro che applicare le regole votate dal Parlamento nel dicembre 2006.
Adesso bisognerà capire come si potranno risparmiare i 540milioni di euro, dal momento che i trasferimenti dal Ministero alle scuole ammontano complessivamente a circa 3miliardi di euro.
E’ probabile che ci sarà una stretta su quasi tutte le voci di spesa: diminuirà il budget per pagare le supplenze, saranno rideterminate le spese per il funzionamento e probabilmente saranno ritoccati anche i fondi per l’aggiornamento e la formazione oltre che quelli derivanti dalla legge 440 per l’ampliamento dell’offerta formativa.
A meno che con la manovra finanziaria che il ministro Tremonti si appresta a varare non si preveda di annullare (o rinviare al 2009) l’applicazione della clausola di salvaguardia: ma francamente l’ipotesi appare molto improbabile.
E’ possibile invece che la stretta riguardi anche i fondi che il Ministero dovrebbe trasferire ai Comuni per il pasto di docenti e ATA e per gli arretrati della Tarsu; in questo caso, però, per evitare proteste clamorose degli Enti Locali la manovra finanziaria dovrebbe contenere precise assicurazioni sul recupero di tali somme per il 2009.
Per le scuole il problema maggiore riguarderebbe i fondi per le supplenze: proprio in questi giorni nelle casse scolastiche sono arrivati un po’ di soldi dal Ministero a copertura delle spese effettuate su questa voce nel 2007 (mancano all’appello ancora svariate centinaia di milioni per i debiti del 2006).
Non è da escludere quindi che la manovra finanziaria possa prevedere norme più rigide per la nomina di supplenti (per i precari sarebbe una ulteriore “mazzata”: alla riduzione delle assunzioni si aggiungerebbe una minore possibilità di ottenere le supplenze brevi conferite dalle scuole).