Spacciavano davanti alle scuole, e per non essere scoperti ogni 3 mesi dotavano i propri corrieri e i propri clienti di nuovi cellulari e nuove Sim, si tratta di 7 italiani residenti tra l’hinterland milanese e la Brianza, 6 raggiunti da un ordine di custodia cautelare e uno al momento latitante. Ad intervenire è stato il commissariato di Polizia di Sesto San Giovanni: l’indagine iniziata nell’aprile del 2014 e nell’ultimo anno ha portato ad altri 13 arresti e al sequestro di 100mila euro e di oltre 43 chilogrammi di droga tra cocaina, hashish e marijuana.
Gli ordini di custodia cautelare sono stati emessi dal tribunale di Monza. Durante l’esecuzione degli ordini di custodia cautelare degli scorsi giorni sono stati anche sequestrati 50 telefonini, quelli che i capi dell’organizzazione criminale procuravano ai propri collaboratori ogni trimestre. Gli spacciatori erano muniti anche di macchine conta soldi e dispositivi per rilevare la presenza di eventuali cimici, usati per “bonificare” i luoghi dove si riunivano.
L’indagine è iniziata grazie ad una serie di lettere anonime alla Polizia di Stato che segnalavano la presenza di spacciatori davanti ad alcune scuole di Sesto San Giovanni. Nei due anni di attività la Polizia ha potuto verificare che la banda criminale di spacciatori era attiva in tutta la Brianza e nell’hinterland prediligendo istituti scolastici tra cui molti di Cinisello Balsamo, Monza, Sesto San Giovanni e Cologno Monzese. I box usati come deposito per la droga erano situati a Monza e a Trezzano Rosa.
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