Attualità

“Shepherd School”, la scuola per pastori e allevatori nasce nel parco nazionale delle foreste casentinesi

Dal mese di aprile nel centro di formazione “Officine Capodarno”, presso Stia, importante paese di fondovalle del Casentino, lungo le sponde del torrente Staggia, nei pressi della sua confluenza nell’Arno, in provincia di Arezzo, nascerà la “ShepherdSchool”. Sarà una scuola per pastori e allevatori, realizzata nell’ambito del progetto Life, lo strumento di finanziamento dell’Unione europea per l’ambiente e l’azione per il clima. Il principale obiettivo del progetto “ShepForBio” è quello di migliorare lo stato di conservazione di tre habitat di prateria, riconosciuti di importanza europea dalla Direttiva Habitat, attraverso lo sviluppo di attività pastorali che ne garantiscano una gestione sostenibile e duratura. Questi habitat sono minacciati dall’abbandono delle attività zootecniche e dalle naturali dinamiche di riforestazione che ne modificano la struttura e la funzionalità ecologica, rendendoli non più idonei a ospitare la ricca biodiversità che li caratterizza. Il progetto mira a sviluppare e applicare buone pratiche per la gestione di questi ambienti attraverso il pascolamento, anche con l’obiettivo di trasferire le esperienze realizzate ad altri territori montani della Regione. Tra le numerose attività previste nel progetto, quasi tutte realizzate attraverso il coinvolgimento diretto degli allevatori del territorio, anche l’organizzazione della scuola per pastori e allevatori.

La creazione di una scuola di formazione per nuovi pastori ed allevatori ha anche l’obiettivo di contribuire a contrastare lo scarso ricambio generazionale che affligge il settore in particolare nelle zone montane.

La scuola per nuovi pastori e allevatori

ShepherdSchool si ispira ad altre esperienze europee, tra cui in prima linea quella spagnola, con quattro esempi tra i Pirenei e l’Andalusia, con l’unico caso europeo di scuola per donne pastore. La scuola italiana che nascerà tra poche settimane prevede un percorso di formazione in grado di fornire ai partecipanti strumenti teorici e pratici di base, utili all’avvio di una nuova attività. Si terrà particolarmente conto dei temi attuali che gli ambienti montani si trovano a contrastare, tra cui la gestione del conflitto con i predatori, la mitigazione degli impatti climatici e la valorizzazione dei servizi eco sistemici legati alla tutela della biodiversità e delle risorse. È prevista la realizzazione di quattro cicli di formazione, fino al 2027.

Il programma didattico

La scuola sarà organizzata in modo da garantire una doppia offerta formativa: una parte teorica – con lezioni in classe svolte da personale tecnico qualificato, con proposta specifica per ciascuno dei dodici moduli della durata di otto ore ciascuno, accompagnati da visite presso aziende del settore – e una seconda articolazione di stage, di trenta giorni totali (non continuativi), durante i quali i partecipanti affiancheranno professionisti delle realtà produttive nel territorio del Parco nazionale. Le lezioni teoriche si terranno nei fine settimana da aprile a giugno, per dare la possibilità di partecipare anche a chi temporaneamente avesse un altro impiego. I corsi saranno tenuti da docenti, ricercatori ed esperti appartenenti ai partner: Dagri – Università degli studi di Firenze, Dream Italia, parco nazionale Foreste casentinesi e Regione Toscana, oltre che alle associazioni Difesattiva, Rete Appia e Slow Food, collaboratrici del progetto.

L’iscrizione alla scuola è gratuita. I partecipanti, massimo sei per il 2023, saranno selezionati in base alle esperienze pregresse, attitudine e motivazione. Agli aspiranti pastori è offerto l’alloggio gratuito presso le strutture del Parco nazionale o delle immediate vicinanze per tutta la durata del corso teorico, presso le aziende agricole coinvolte o in strutture poste in prossimità. A coloro che ne faranno richiesta vedranno riconosciuto l’ottenimento delle competenze, subordinato al superamento di un test finale, nell’ambito del sistema della formazione e dell’orientamento della Regione Toscana, attivamente coinvolta nell’organizzazione della scuola.

Carmelina Maurizio

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